Pokémon Go: come diventare i più forti battendo le palestre (e YouPorn)

di Federico Lucrezi

Era l’ottobre del 1999 quando per la prima volta in Italia uscivano Pokémon Rosso e Pokémon Blu, per il Game Boy. La Nintendo dava alla luce uno dei brand destinati a durare negli anni rimanendo sempre sulla cresta dell’onda. Sprinti dall’omonimo anime trasmesso per anni da Italia 1, i 151 mostriciattoli tascabili hanno subito conquistato tutti, poi la famiglia si è allargata ed ecco la seconda generazione di Pokémon con Oro, Argento e Cristallo nel 2001 e quindi la terza con Rubino, Zaffiro e Smeraldo nel 2003 e così via fino alla settima generazione prevista per questo autunno con i nuovissimi Pokémon Sole e Luna per Nintendo 3DS. La formula era tanto semplice quanto efficace: il protagonista esplora una regione visitandone le città e i luoghi nascosti per catturare tutti i Pokémon e allenare una squadra per diventare l’allenatore più forte di sempre, battere tutte le palestre e diventare campione della Lega Pokémon.

Nel luglio del 2016 la società californiana Niantic, in collaborazione con Nintendo, lancia Pokémon Go facendo approdare il fortunato brand nipponico su smartphone e tablet Android e IOs. L’intuizione è geniale. Il gioco porta la classica formula dei videogiochi nel mondo reale sfruttando la tecnologia GPS e la realtà aumentata: siamo sempre in presenza di un allenatore che gira il mondo in cerca di nuovi Pokémon e palestre da battere, ma questa volta la ricerca avviene direttamente nelle nostre città. Sfruttando le mappe di Google il giocatore non deve far altro che camminare per strada e prepararsi a incontrare decine di Pokémon; quando la mappa segnala la presenza di un Pokémon nelle vicinanze basta inquadrarlo con la fotocamera dello smartphone e lanciargli una Poké Ball, proprio come abbiamo visto fare ad Ash Ketchum per anni nell’anime.

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Per rendere ancora più accattivante il tutto sono stati inseriti alcuni Poké Stop, punti sulla mappa in cui fermarsi per ottenere nuove Poké Ball o altri oggetti interessanti, in prossimità di luoghi di interesse reale, dalla statua in mezzo alla piazza al negozio di frutta e verdura sotto casa.

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Ci sono poi le Palestre Pokémon, edifici disponibili una volta raggiunto il livello 5, che possono essere conquistate e controllate dai team di cui il giocatore può scegliere di fare parte all’interno del gioco.

Il successo di Pokémon Go, diventato virale prima ancora della data di uscita ufficiale, ha contagiato proprio tutti. L’applicazione ha già ampiamente superato Twitter e Tinder in quanto a utenti attivi giornalieri e, statistiche di Google alla mano, sta scalando rapidamente le classifiche degli argomenti più cliccati. Il 10 luglio il tweet di un utente annunciava che Pokémon Go ha ufficialmente battuto il porno per numero di ricerche su Google.

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Non si è fatta attendere la geniale risposta di uno dei siti più noti nel settore che ricreando la grafica del videogioco si è complimentato con i creatori del videogioco:

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Ovviamente sono bastate un paio di settimane e la cosa sta già sfuggendo di mano. Ecco come appariva Central Park qualche giorno fa, quando un Vaporeon selvatico è comparso nel parco:

Dall’altra parte i server per ora stanno faticando a gestire tutto il traffico e più di una volta è stato impossibile accedere al gioco, ma in fondo siamo solo all’inizio.

Sorprendentemente (ma in fondo nemmeno troppo) gli utenti di Pokémon Go non sono affatto bambini o ragazzini, al contrario è molto più facile trovare l’app sullo smartphone di chi era un bambino dieci, quindici anni fa, di chi con i Pokémon è cresciuto. Ritrovarli ora in questa veste moderna e tecnologica ha il sapore di una rimpatriata tra vecchi amici: un fascino davvero irresistibile.

Il successo è stato immediatamente enorme, i margini di miglioramento del gioco in aggiornamenti futuri sono altrettanto ampi, se sarà una meteora o qualcosa destinato a durare a lungo lo scopriremo presto.

Nel frattempo, nel caso non lo aveste ancora provato, scaricatelo subito… potreste avere un Pidgey sulla tastiera del computer e non esservene accorti!


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