Aspettando Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2

Il 19 novembre è la data in cui una saga giunge al termine. Tutto ebbe inizio con il primo libro della trilogia, un romanzo che ha dato vita ad un fenomeno mondiale. Si può dire, infatti, che Hunger Games sia stato la fortuna della dispotia e della fantascienza post-apocalittica nella letteratura e nel cinema come lo è stato Twilight per i paranormal romance e numerose serie tv (senza contare la saga cinematografica che ha lanciato Kristen Stewart e Robert Pattinson).

Ora siamo finalmente giunti alla conclusione con la seconda parte de Il Canto della Rivolta. Sì, perché non sia mai che Hollywood si faccia sfuggire del facile guadagno, riprendendo quell’usanza fastidiosa, che ormai sembra essere di moda, di tagliare a metà l’ultimo film di una saga, pensate ad “Harry Potter e i Doni della Morte” o al suddetto “Twilight”. Anche se per chi a già letto i libri, l’attesa non è poi così snervante.

Ciò che spinge i fan di Suzanne Collins e del romanzo, infatti, è la curiosità. Riuscirà il film ad andare abbastanza affondo e a sfruttare i 136 minuti extra per un’accurata analisi dei risvolti psicologici? Riuscirà a mostrare al meglio la relazione tra il Presidente Snow e il volto della ribellione, Katniss Everdeen? Ma soprattutto, la fine sarà così inaspettata e brillante come appare nel romanzo?

Le premesse non sembrano delle migliori se facciamo affidamento su il Canto della Rivolta-Parte 1, dove minuti vanno persi a far giocare il gatto di Prim in un bunker del Distretto 13. Da come ci eravamo lasciati, però, sembra che Katniss stia riuscendo in ciò che Spartaco aveva fallito. Vincere. Non ci resta che attendere e vedere come tutto avrà fine.


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