Mostra di Artkademy

Artkademy è un collettivo, un’organizzazione creativa e solidale che propone, da diversi anni nel panorama italiano e internazionale, la propria spinta propulsiva nel mondo dell’arte e della cultura.

Nasce nella primavera del 2015 per volontà del poeta di strada Ivan Tresoldi, del creativo e produttore Alessandro Bertoldi, dell’imprenditore e ricercatore Riccardo Aimerito, raccogliendo e rendendo sinergiche le esperienze d’eccellenza nel campo dell’arte, della poesia, della comunicazione d’impresa, della socio-didattica e del sostegno all’imprenditoria giovane.

Questo bel progetto affonda la propria esperienza nei mondi dell’underground culturale europeo, a cavallo tra arte pubblica e fare sociale, verso processi di innovazione e recupero di una tradizione comune nel campo della cultura, che possa costruire, insieme, un “futuro semplice di questo presente imperfetto”.

Artkademy è la sua officina creativa e la “grande famiglia” che la anima, facendone un luogo fisico e imprenditoriale unico nel suo genere per il panorama italiano e internazionale. Proprio in questa officina in Via Dionigi Bussola 4 a Milano, zona Romolo per chi mastica poco il Tuttocittà meneghino, si terrà dal 17 al 19 Marzo la Mostra di Artkademy.

Verranno esposte le opere di nove artisti che collaborano con Artkademy e qui trovate una loro breve descrizione.

Piger
La produzione di Piger si colloca sul solco della rielaborazione della lettera tipica del graffiti writing. Nelle sue opere i caratteri sono sottoposti a un processo di decostruzione, per poi essere ricomposti in segni e linee che, nella loro nuova forma tendente all’astrazione geometrica, riescono tuttavia a evocare la componente calligrafica.
Le tele di Piger vivono in un equilibrio perfetto tra ordine e disordine: il groviglio di segni definisce forme geometriche pure (triangoli, cerchi, quadrati), originate da un processo che trae linfa dalla fascinazione per i caratteri delle iscrizioni arabe ricorrenti nella zona alla periferia nord di Milano dalla quale proviene.

EricsOne
Studia a scuola e impara dalla strada e sarai due volte più bravo degli altri” diceva Sonny, il personaggio interpretato da Chazz Palminteri in Bronx, il film di Robert De Niro. Ericsone riesce a miscelare in modo efficace l’elemento “studio” e quello “strada”, in un’ossessiva ricerca della linea perfetta, per scovare il punto debole di ciascuno dei suoi personaggi e per ottenere da loro quell’originalità che ogni artista ricerca.

TAWA 16k
Il lavoro di Tawa si caratterizza attraverso simboli calligrafici che, mediante lo studio dell’anatomia delle lettere, vanno a creare una colonna vertebrale all’interno dell’opera ottenuta grazie alla sovrapposizione e allo “strecciamento” delle lettere del suo nome.
Il colore viene steso a colpi marcati e decisi, come in una sorta di lotta tra l’artista e la tela, simile a quella che viene affrontata nel quotidiano.
Alla parte stilistica del segno si accosta la potenza del gesto e l’espressività della materia, ed è proprio con quest’ultima che l’artista vuole reinterpretare nelle sue opere frammenti di uno scenario urbano come richiamo alle origini del suo percorso artistico.

Ivan
Poeta e artista. Ivan nasce il 12 maggio 1981 tra le braccia del quartiere della Barona, alla periferia sud di Milano. Dall’estate 2003 assalta la strada a colpi di poesia, dipingendo e affiggendo per le vie di Milano alcune tra le sue poesie. Presto raccoglie l’attenzione di cittadinanza, quotidiani e addetti ai lavori; a oggi è considerato il riferimento principale per il movimento della poesia di strada, che propone e promuove nuove tecniche e contenuti d’una poetica che spezza il confine elitario della poesia e che si diffonde liberamente in piazza, nelle strade, tra la gente. Nell’ottobre del 2006 è invitato da alcuni dei maggiori poeti italiani contemporanei a presentare il proprio “assalto poetico” alla Casa della Poesia di Milano.

Ratzo
La passione pluriennale per la musica, l’attenzione per i dettagli e lo studio quasi maniacale della luce e delle sue variazioni danno vita a un’esposizione che immerge lo spettatore nel mondo vibrante e dinamico delle performance dal vivo, fotografando spaccati di concerti e balletti di danza. Il filo conduttore è l’azione artistica: mani di musicisti si agitano su tasti, corde e dischi in vinile, energiche ed esperte; i piedi di una ballerina eseguono passi di danza classica sulle note delle melodie evocate dalle tele circostanti.
L’alternanza del bianco e del nero, luci e ombre, conferiscono maggiore solennità alle immagini rappresentate, quasi sottraendole alla dimensione temporale.

Pit
Pit nato a Milano frequenta l’Accademia di Belle Arti con indirizzo in cinema, televisione e spazi espositivi. Crea scenografie per opere classiche e contemporanee. Il suo immaginario è fatto di film, perché la sua vita è fatta di cinema; le sue immagini digitali sono il prodotto di un bisogno dell’esprimersi costante, repentino e violento. Quasi una dipendenza.

Ker
Ker nasce in un piccolo paese del litorale abruzzese e, nonostante la penuria di muri, inizia fin dall’adolescenza a dipingere per strada. Studia, poi, l’arte calligrafica e si trasferisce a Milano.
Inizia, quindi, una ricerca spasmodica sullo stile del tatuaggio tradizionale lo porta a una rielaborazione del proprio stile e a una sperimentazione su vari tipi di superficie avvicinandosi anche alla tela e alla serigrafia.

Mate
Mate nasce a Milano, e ben presto decide di voler ridipingerne le strade e le vie. Il realismo sur-reale dei suoi soggetti e la precisione nei dettagli gli ha permesso ormai di farsi notare sulle strade, ma anche in galleria. Le sue sono opere di denuncia che con sguardo lucido spesso analizzano il rapporto potere-uomo e uomo-modernità.

Ascanio
Ascanio nasce a Cuba dove si diploma all’Accademia e si avvicina alla serigrafia. Nel 2012 inizia un lungo viaggio che lo porterà a fermarsi a Milano, dove tutt’ora lavora e produce la sua arte. Il suo immaginario è un misto di sigari cubani e scarpe da viaggio, di scale e carboncino. Di donne, uomini, poeti, di se stesso.
Da Cuba, in valigia, ha portato l’alegría del suo essere che si contrappone al profondo bianco e nero della sua poetica

L’officina apre le proprie porte al pubblico dalle 19.00 alle 23.00 il 17 e il 19 Marzo, mentre venerdì 18, nell’iniziativa Affordable Art Fair, lo spazio espositivo rimarrà aperto al pubblico dalle 19.30 alle 01.00 del giorno dopo. L’ingresso è libero con sottoscrizione della tessera associativa (5€), la quale si può ottenere compilando un form all’ingresso.

L’officina di Artkademy è anche facile da raggiungere:
– Romolo MM2
– Linea 90/91
– Linea tram 2


Crediti

Copertina

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