Lodare il bambino? È cosa buona e giusta

Lodare il bambino serve a dare sicurezza o rischia di creare piccoli egocentrici pieni di sé? Con questo articolo non scopriremo la risposta ma capiremo che la lode, come suggestione positiva, è un elemento importante per stimolare la voglia di fare mentre le suggestioni negative, se fornite assiduamente, rischiano di causare danni irreparabili. “Psicologia magistra vitae”: forse proprio la psicologia può aiutarci nella nostra indagine.

Facciamo un balzo indietro nel tempo: 1939, Davenport, Iowa, Stati Uniti. Il dottor Wendell Johnson, psicologo e specialista in patologie del linguaggio, sceglie uno dei suoi studenti per condurre un esperimento da lui ideato,che sarà ricordato come uno dei più terribili della storia della psicologia e denominato come “Monster Study“. Questo esperimento ha come scopo quello di verificare una teoria sull’origine delle balbuzie. Seleziona ventidue bambini da un orfanotrofio dell’Iowa e, tra questi, dieci sono balbuzienti. I bambini vengono divisi in due gruppi: i balbuzienti cinque nel primo e cinque nel secondo mentre i restanti dodici distribuiti a caso. I due gruppi durante il periodo sperimentale vengono sottoposti a prove linguistiche, e ai bambini appartenenti al primo gruppo vengono volta per volta somministrate lodi e suggestioni positive mentre ai bambini del secondo gruppo vengono somministrate suggestioni negative.

Inutile dire che i bambini del primo gruppo iniziarono a migliorare dal punto di vista linguistico mentre i bambini del secondo gruppo iniziarono a mostrare segni di disagio a parlare ed esprimersi, ma anche dal punto di vista comportamentale. Si mostravano più schivi, più timidi e più timorosi. Questo esperimento, analizzato come uno dei peggiori in quanto creò danni gravi permanenti a minori, ci fa capire in maniera amplificata quanto una lode possa giovare a un bambino mentre una suggestione negativa possa rischiare di demoralizzarlo e segnarlo per tutta la vita. Che sia un invito rivolto a tutte quelle persone che in un modo o nell’altro hanno a che fare con ragazzi e/o bambini: loro amplificano ogni nostra parola; una frase detta senza pensare può restar loro impressa nel cuore come un marchio indelebile.

 

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