Affari nostri: le commissioni parlamentari

La politica è quell’affascinante insieme di pratiche che divengono oggetto di discussione nel momento in cui, al bar, si passa dalla Gazzetta dello Sport a un qualsiasi quotidiano presente sui tavolini. Ironia a parte, è sicuramente vero che la politica – così essenziale nel sistema di un Paese – si manifesta in moltissimi modi e a molteplici livelli.

C’è la politica da bar, certo, ma c’è anche quella fondamentale e seria (almeno si spera) che trova negli spazi del potere pubblico la sua istituzionalizzazione: Parlamento, comuni, assemblee e così via. Ed è sicuramente il Parlamento – in un sistema centralistico come il nostro – ad avere un ruolo predominante. Fin qui niente di nuovo.

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Tuttavia meno conosciuta è l’attività parlamentare delle Commissioni: al di là del dibattito nelle Aule (Camera e Senato) – comunemente più noto nell’immaginario di tutti – sono le Commissioni il vero cuore pulsante e produttivo del Parlamento: stabilite dall’articolo 72 della Costituzione, sono composte in proporzione tra i vari gruppi parlamentari e assolvono a diverse funzioni (dalla discussione punto per punto di un disegno di legge – sede referente –, ad attività di carattere deliberativo – sede legislativa o deliberante e molte altre ancora).

La campagna di Openpolis

Sotto questo punto di vista è di grande valore la campagna promossa dall’associazione Openpolis (http://www.openpolis.it/chi-siamo/) che da tempo si batte per l’assoluta accessibilità dei resoconti delle Commissioni e l’introduzione del voto elettronico delle sedute, così da poter monitorare presenze, votazioni e discussioni. L’iniziativa si chiama “Parlamento casa di vetro” e vuole promuovere una maggiore vicinanza tra il cittadino e l’Istituzione parlamentare, nella fattispecie in una delle sue attività più importanti.

Attualmente è ancora in corso una petizione rivolta a molti esponenti politici per la realizzazione di questo progetto (http://uact.it/actions/parlamento-casa-di-vetro/). Il progetto è senz’altro interessante e coglie anche un nodo importante nei rapporti tra cittadino e politica: l’importanza di conoscere il linguaggio che le Istituzioni utilizzano. Un piccolo sforzo che aiuterebbe a maturare nella direzione di elettori consapevoli, che non si lasciano abbindolare dalla politica da bar.


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