Angry Birds – Il film

Arriva nelle sale cinematografiche “Angry Birds – Il film“, diretto da Clay Kaytis e Fergal Reilly, il film ispirato dalla famosa saga di videogiochi omonima.

Le voci originali sono di Jason Sudeikis, Josh Gad, Danny McBride, Maya Rudolph, Kate McKinnon, Bill Hader e Peter Dinklage. Doppiatori italiani: Maccio Capatonda (Red), Chiara Francini (Matilda), Alessandro Cattelan (Chuck), Francesco Pannofino (Bomb).

La trama: nell’Isola degli Uccelli vive una comunità pacifica di uccelli che non sanno volare; tra loro c’è Red, solitario e asociale, costretto dal tribunale locale a seguire un corso per il controllo della rabbia a causa del suo ultimo scoppio d’ira. Nell’Isola però piomba una novità: alcune navi cariche di maiali approdano, sostenendo di voler fare amicizia con gli uccelli. Red è sospettoso, ma viene disdegnato dagli altri abitanti dell’Isola, finchè i maiali non creano una catastrofe e sarà proprio Red, insieme ai compagni del corso Chuck e Bomb, a dover salvare la sua comunità.

Bisogna dirlo: trama un po’ debole. Le vicende sono molto semplici, non accade chissà che; forse su questo ci si poteva ingegnare di più. Tuttavia, i riferimenti pop e l’umorismo originale lo rendono un cartone animato da vedere: basta infatti fare attenzione alla scena in cui Red, Chuck e Bomb perquisiscono la nave dei maiali per notare l’immagine di un libro che reca la scritta in copertina “Fifty Shades of Green” (i maiali sono rappresentati verdi nel film). E ancora: il personaggio più anziano, Grande Aquila, ascolta musica anni ’80 per pavoneggiarsi in memoria delle sue eroiche imprese del passato.

Altro punto a favore: il messaggio implicito. Red viene additato come l’emarginato, l’unico a non condividere la perpetua felicità dei suoi simili. La sua indole impaziente e irosa viene giudicata come una colpa, un reato da espiare grazie appunto a un corso d’autocontrollo: nell’Isola degli Uccelli la rabbia è quindi vista come un crimine. Eppure, quando i maiali imbrogliano gli uccelli e quest’ultimi si ritrovano nei guai, è solo Red che sa come reagire: infonde rabbia, o meglio, grinta agli altri, spronandoli a riprendersi ciò che è loro.

Attenzione: non si vuole certo dire che è giusto essere rabbiosi, ma sarebbe altrettanto irragionevole pretendere di essere buonisti a tutti i costi. Gli istinti che in genere vengono considerati negativi a volte sono gli unici a poter spingere un individuo a reagire e a lottare per raggiungere un obiettivo. E poi, non si tratta forse di un tema molto attuale? Non è tipicamente contemporanea questa tendenza a voler civilizzare ogni aspetto dell’umanità, fingendo che non ci sia un istinto animale primordiale alla base della nostra natura? Traslare questo argomento in un cartone animato significa trattarlo in modo originale, creativo e divertente; e chi dice che anche i bambini, cioè il target principale a cui si rivolge il film, non possano inconsciamente assimilarne il messaggio?

Comunque sia interpretato questo film, si alzino i calici a ciò che cerca di dirci: divertiamoci, ridiamo e, ogni tanto, arrabbiamoci!


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