L’importanza dei preservativi
Colorati, sottili, stimolanti, aromatizzanti, ritardanti, fluorescenti o addirittura al gusto di cannabis (anche se privi di sostanze illegali). Di cosa stiamo parlando? Di preservativi! Quegli oggetti che prima o poi tutti maneggeremo e che ci vergogniamo ancora di comprare. Siamo nel 2016 ma dalla cura con cui si nascondono i profilattici o si cerca di non essere visti da nessuno ai distributori automatici sembrerebbero una cosa illegale, neanche il peggiore narcotraffico. E invece sono indispensabili soprattutto per evitare la diffusione delle MST, le malattie sessualmente trasmissibili – oltre che a impedire gravidanze indesiderate, ovviamente.
Sensibilizzare all’uso del preservativo
Nonostante ciò, negli ultimi anni sono aumentate le campagne di sensibilizzazione all’uso dei profilattici, non solo da parte di organizzazioni sanitarie e associazioni che si occupano di MST, ma anche delle stesse case produttrici. Questo perché c’è ancora una grande fetta di popolazione italiana che sceglie di non usare i preservativi, pur consapevole delle rischiose conseguenze per sé e per il proprio partner, fisso o occasionale che sia. Prendendo in considerazione i dati Fiss (Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica) del 2015, il 45% degli italiani che non usa il profilattico lo fa perché sostiene che riduca il piacere. Ma ne vale davvero la pena?
Origami Condom
A tal proposito, le ricerche continuano per riuscire a creare il preservativo che c’è ma non si vede, anzi, non si sente. Negli Stati Uniti è stato brevettato nel 2013 un preservativo fatto di silicone che, tra l’altro, non si srotola ma si apre a fisarmonica. È stato inventato da Daniel Resnic, si chiama Origami Condom ed è stato approvato dall’americano NIH (National Insitutes of Health). In Australia, invece, un team di ricercatori dell’Università di Wollongong, sta sperimentando l’uso dell’idrogel, un colloide usato anche per le protesi al seno e in vari preparati farmaceutici.
Preservativi in poliisoprene o in poliuretano
La necessità di trovare materiali nuovi deriva anche dal fatto che il lattice può causare allergie: per questo in Italia si è registrato un aumento dell’uso di preservativi in poliisoprene, dalle specifiche molto simili a quelle del lattice, o in poliuretano, anallergico ma più fragile. Per rispondere alle richieste di mercato, inoltre, sono stati realizzati profilattici vegan friendly, senza componenti di origine animale e non testati sugli animali, e quelli “con le ali”, dotati di due fettucce che permettono di srotolare il preservativo con una mano sola.
HEX
L’ultima novità nel settore viene dalla Svezia. L’azienda LELO, leader nel campo dei sex toys, ha da poco lanciato sul mercato HEX, frutto di 7 anni di ricerche e test. Gli ingegneri svedesi hanno sfruttato un materiale già approvato, il lattice, modificando invece la struttura del profilattico. HEX, infatti, è a nido d’ape, a celle esagonali, permettendo una tassellatura resistente e flessibile, proprio come quella degli alveari, delle squame dei serpenti e del grafene. Piacere, aderenza e sicurezza sono le tre parole chiave imposte in casa LELO durante la progettazione.
I test europei per l’ottenimento del marchio CE sono stati superati a pieni voti e da qualche mese i profilattici HEX sono già acquistabili. La LELO, inoltre, ha ingaggiato l’attore americano affetto da HIV Charlie Sheen come proprio testimonial, per sensibilizzare alla prevenzione e all’uso dei preservativi. Proprio per questo ha anche lanciato una campagna promozionale su Indiegogo.com, offrendo sconti ai primi 100.000 clienti. Dalle immagini, HEX sembra accattivante, quasi un oggetto di design: non resta che provarlo per sapere se sia anche funzionale.
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