Ricordo di Pier Paolo Pasolini

Il poeta produce una merce, la poesia, che è inconsumabile: morirò io, morirà il mio editore, moriremo tutti noi, morirà la nostra società, morirà il capitalismo ma la poesia resterà inconsumata.

Pier Paolo Pasolini

Così il Sindaco di Rozzano, Barbara Agogliati, prende parola all’evento tenutosi il 17 settembre presso lo spazio espositivo del Centro Culturale La Cascina Grande di Rozzano, per onorare la memoria e ricordare il grande regista, poeta e giornalista che fu – ed è, vivendo ancora nelle sue opere e nel mito degli anni del conflitto ideologico – Pier Paolo Pasolini.

La mostra è stata introdotta da Rita Ricucci ed è stata accompagnata dalla lettura e dall’interpretazione di alcune opere di Pasolini – tra cui Supplica a mia madre (Da Poesia in forma di rosa) – da parte dei TresBienEnsemble, un gruppo di giovanissimi diretti da Francesca Biraghi, dell’Associazione Musicale Flûte Harmonique, la cui performance combinava e alternava diverse qualità vocali e musicali in un connubio magnetico.

Curata da Renato Galbusera e con il patrocinio del Comune di Rozzano e dell’associazione Ama Rozzano, Ricordo di Pier Paolo Pasolini  – alla sua terza esposizione, dopo il Palazzo del Duca a Senigallia e Palazzo Cittadini Stampa di Abbiategrasso – vivrà ancora fino al 30 Settembre, con entrata libera. La mostra presenterà diverse opere, che rivisitano la vita di Pasolini in tutta la sua complessità di relazioni – con la madre e il femminile – e scontri – con il padre e il maschile – la politica, la dimensione personale della poesia e del linguaggio, il suo cinema, l’urgenza di vivere il suo tempo, come fa notare il Consigliere delegato alla Cultura di Ama Rozzano, Rita Ricucci, fino ad arrivare alla sua tragica morte violenta.

Ancora in un’ottica più ampia, la mostra rappresenta l’apertura di una nuova frontiera, rientrando nel Progetto Artepassante nella Città Metropolitana, che secondo Camillo Dedori – presidente dell’Associazione Le Belli Arti –, riprendendo le parole di Pasolini, incarna quella “accanita e matta energia” necessaria per amare la cultura come un possesso, arricchendo la nostra mente e il nostro cuore. Infatti come ha dichiarato il sindaco “Rozzano ha i suoi problemi”, ma in questi ultimi tempi la rivalorizzazione culturale è un tema che tocca profondamente il comune e la popolazione, che sta combattendo per far rivivere i poli che caratterizzano il territorio di Rozzano: la Cascina Grande e il Cinema Teatro Fellini, in cui nei prossimi giorni ci sarà la proiezione di Pasolini, film dopo film e La Macchinazione (2016). Si rimanda alla locandina degli eventi per ulteriori informazioni.


Crediti

Copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.