Per gli appassionati di telefilm il mese di Dicembre porta con sé un motivo in più per fare il conto alla rovescia. Non si tratta certamente di ragioni mainstream, ma del ritorno di una serie cult, Sherlock.
La trasposizione moderna
La composizione della serie
La serie si articola, fino a questo momento, in tre stagioni. Ognuna è composta da un numero esiguo di episodi, tre per la precisione, ma della notevole durata di novanta minuti. Il 1 Gennaio 2016 si è aggiunto un ulteriore episodio, due ore, che con vari espedienti ed escamotage sono state ancora di più un tributo al capolavoro di Doyle. L’ambientazione, infatti, è Ottocentesca e perciò vediamo i protagonisti immersi nel loro habitat naturale, pur costituendo un proseguimento della narrazione principale. The Abominable Bride, questo il titolo originale dello speciale di Natale, è stato anche un aiuto per i fan costretti alle lunghe pause tra una stagione e l’altra.
Gli attori
Sherlock, infatti, vanta nel suo cast attori del calibro di Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, nelle vesti dei due protagonisti. La carriera del primo è decollata proprio in questi anni ed è stato impegnato su numerosi set: da The Imitation Game (ruolo che gli è valso la nomination agli Oscar) a Doctor Strange. Dell’Universo Marvel è entrato a far parte anche Freeman in Captain America: Civil War; soprattutto egli ha interpretato Bilbo Baggins nella trilogia de Lo Hobbit. Le loro incombenze lavorative, insieme a quelle dello stesso Steven Moffat (showrunner anche di un’altra amata serie inglese, Doctor Who), hanno fatto sì che la realizzazione e la messa in onda fosse fortemente dilazionata nel tempo, tanto da creare intervalli di addirittura due, tre anni. Questi non sono certamente i tempi a cui sono abituati coloro che seguono regolarmente show televisivi. La cadenza annuale e il maggior numero di episodi caratterizzano la serialità e, proprio per questo motivo, il fandom di Sherlock è diventato sul web, proverbialmente, “quello che aspetta”.
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