Un sognatore con la chitarra: quattro chiacchiere con Simone Vannini

Oggi Lo Sbuffo vi porta alla scoperta della musica di Simone Vannini, un po’ cantautore un po’ sognatore, come lui stesso si definisce. La sua E intanto piove quest’estate è stata protagonista di Optima Red Alert, il programma di Red Ronnie che dà la caccia a nuovi talenti sul web, e a settembre è uscita su tutte le piattaforme online Ti ricordi l’estate, il primo singolo estratto dal suo EP: il primo vero progetto discografico, in uscita nei prossimi mesi.

Chi è Simone Vannini?
Ah vorrei saperlo anch’io! O forse è meglio che lo scopra giorno per giorno…
Scherzi a parte, mi ritengo un incallito sognatore: un po’ nevrotico, però simpatico. Certo unico! (parafrasando Incredibile Romantica di Vasco)

Da cantautore scrivi personalmente le tue canzoni. Cosa è più importante nei tuoi pezzi: musica o testo?
Le parole hanno il loro peso e per un cantautore sono fondamentali, ma senza una valida melodia che le possa valorizzare perderebbero di efficacia, quindi credo in un giusto connubio tra testo e musica. È un gioco di equilibri così come tra un surfista e la sua onda.

Come nasce una canzone di Simone?
Nasce sicuramente da un bisogno, un bisogno di esternare, raccontare, descrivere un’emozione, uno stato d’animo, una sensazione, una storia…
Nasce spesso per caso, magari mentre faccio la spesa o mentre sto guidando (oggi con i cellulari si può facilmente appuntare una melodia con il registratore vocale!), oppure mentre sto provando altre cose con la chitarra. Le mie canzoni nascono un po’ dove capita. Nella maggior parte dei casi i testi nascono già con una loro musicalità, con una loro linea melodica. A volte partono da un ritornello, altre volte da una strofa. Alcuni poi sono nati in modo immediato (anche in un quarto d’ora), altri invece hanno avuto bisogno di essere “ruminati” un po’ prima di prendere forma.

Ci racconti un aneddoto legato a qualche tua canzone?
Un aneddoto? Fammi pensare, risale a un po’ di anni fa… Era il primo o forse il secondo anno di università, avevo scritto un pezzo per una ragazza che avevo conosciuto a lezione e lo avevo fatto ascoltare alle compagne di corso che frequentavo in quel periodo. A tutte era piaciuto molto e ricordo che mi avevano caldamente invitato (praticamente costretto) a farlo ascoltare anche all’interessata, cosa che dopo un po’ di resistenza iniziale feci.
Questa ragazza la ascoltò e disse: “È bellissima, chissà come sarà contenta la ragazza per cui l’hai scritta!
Sembrava fatta, no? (Evvai!) Subito dopo aggiunse: “Come vorrei che il mio fidanzato me ne scrivesse una per me…Ovviamente non ha mai saputo che quel pezzo era per lei! (ride) Questa è la vita, amico!

Qual è il pezzo a cui sei più legato?
L’ultimo pezzo è sempre quello al quale mi lego particolarmente, almeno nell’immediato, forse perché come un bimbo appena nato ha bisogno di attenzioni, di essere ascoltato e cullato.
Ad ampio raggio invece sono legato un po’ a tutti, ognuno di loro rappresenta un frammento di quello che sono stato, di quello che sono o di quello che vorrei essere. E magari sarò!

Ti ricordi l’estate è il primo singolo del tuo nuovo progetto, come è nata?
È nata nel gennaio 2016. Gennaio per me da qualche anno è un periodo un po’ nostalgico. Stavo scrivendo un altro pezzo a dire il vero, poi suonando mi è venuto un giro armonico che mi ha dettato questo testo: “ma ti ricordi l’estate? Ma ti ricordi com’eravamo noi, com’eravamo a 20 anni che credevamo agli inganni degli eroi, invece poi…“. Insomma quello che poi è diventato parte del ritornello e da lì si è sviluppato tutto il resto della storia.

Come sta andando la scrittura dell’EP?
La scrittura è praticamente ultimata già da un po’, ho davvero parecchi pezzi nel mio “paniere” e sceglierli non è stato per nulla facile. La scelta è stata ponderata anche con l’arrangiatore al quale mi sono affidato per questo progetto. Avrei voluto inserire più pezzi ma al momento è tutto quello che mi posso permettere…

Progetti futuri?
Migliorarmi sempre di più.


Crediti

Copertina

Video

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.