Fanzine, umili ma resistenti e appassionate

Le Fanzine sono giornali amatoriali e autofinanziati, scritti da appassionati di un particolare genere o fenomeno culturale e indirizzati ad altri appassionati; hanno in genere una tiratura molto limitata e spesso venivano distribuiti manualmente o su abbonamento, mentre oggi prediligono la forma virtuale per ridurre i costi economici.
Il nome deriva dalla contrazione dell’inglese fanatic –appassionato– e magazine –rivista–, e poiché è un prestito integrato totalmente nella lingua italiana –è infatti presente nel vocabolario italiano dal 1993- viene pronunciato come è scritto: si è affermata la forma femminile e rimane indeclinabile al singolare e al plurale.

Le fanzine nascono negli anni Venti e Trenta negli Stati Uniti, come espressione degli appassionati di fantascienza, e per lo stesso genere negli anni Sessanta è nata la prima fanzine in Italia: Futura Fantasia di Luigi Cozzi. Ma solo negli anni ’70, le fanzine assunsero a pieno il loro status e capirono i vantaggi di essere una stampa indipendente. Non essendo finanziate, potevano esprimere liberamente i loro pareri e soprattutto recensire quelle opere e quegli artisti che venivano tralasciati dalla critica ufficiale. Era il periodo in cui le masse iniziavano a far sentire la loro voce, e trovavano un tramite molto efficiente nelle fanzine, spazi aperti a tutti i generi, sia musicali che letterari e paraletterari, come la fumettistica, e a tutte le branche culturali che non avevano rilevanza nella stampa ufficiale.

Proprio perché lontane dalla stampa ufficiale, le fanzine sono difficili da analizzare ed è quasi impossibile raccoglierle tutte, ma Gianluca Umiliacchi si è fatto promotore di Bastian Contrario – Archivio Nazionale Fanzine Italiane, che ha raccolto più di 5000 titoli tra gli anni Sessanta e oggi, e si impegna a far conoscere quelle attuali nella sua Fanzinoteca.

Gianluca Umiliacchi

Le fanzine sono state pagine di preparazione per diversi futuri scrittori, giornalisti, illustratori e fumettisti. Come sottolinea Ernesto Vegetti nel suo omaggio al genere, nonostante si trattasse di un prodotto non professionale, con la conseguenza che il bilancio fosse spesso in perdita e le pubblicazioni non risultassero regolari, le fanzine sono sempre state frutto di mani esperte e appassionate.
Fanzinoteca.it;
Ernesto Vegetti, Fanzine una storia, Uraniasat, 15 luglio 2005;
Silvia Casilio , Controcultura e politica nel Sessantotto italiano. Una generazione di cosmopoliti senza radici, “Storicamente”, 5 (2009), no 12;
Nicola D’Agostino, Intervista a Gianluca Umiliacchi, responsabile della Fanzinoteca d’Italia, comicsblog.it, 21 luglio 2011.

Crediti delle immagini:
Copertina;
Futura Fantasia;
Gianluca Umiliacchi.

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