Donne al museo

Si rinnova anche quest’anno l’iniziativa #8marzoalmuseo inaugurata nel 2016. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la Giornata internazionale della donna aprirà gratuitamente i musei al pubblico femminile, le aree archeologiche e i monumenti statali.

Una giornata di festa che il Ministero celebra con un’apposita campagna di comunicazione social e una galleria di donne eccezionali che hanno fatto la storia dell’arte. Un modo di celebrare il mondo femminile attraverso le rappresentazioni più significative, selezionate dagli storici dell’arte dei principali musei italiani. Ogni città italiana aderente all’iniziativa avrà una locandina personalizzata con protagonista una donna, ritratta in un quadro o scolpita nel marmo. Nobildonne, popolane, sante, madri, tutti i volti della femminilità per una giornata al museo.

A Milano la protagonista dell’iniziativa è Sofonisba Anguissola, una delle prime esponenti femminili della pittura europea, con il suo celebre Autoritratto conservato alla Pinacoteca di Brera. Al suo fianco l’Ofelia di Arturo Martini, anch’essa alla Pinacoteca.

Sofonisba Anguissola, Autoritratto

A Parma un altro Autoritratto, esposto nel Complesso monumentale della Pilotta Galleria Nazionale, questa volta di Maria Callani, affermata pittrice come il padre Gaetano.

A Mantova  Ritratto di Isabella d’Este che domina la scena. Una delle donne più autorevoli del Rinascimento e del mondo culturale italiano del suo tempo, nonché mecenate delle arti. Il quadro, conservato nel Palazzo Ducale, è una copia del celebre ritratto eseguito da Tiziano tra il 1534 e il 1536.

Per Venezia ritorna un Autoritratto delle Gallerie dell’Accademia dipinto da Rosalba Carriera, abile pittrice veneziana che ottenne riconoscimenti in tutta Europa, al punto che lo stesso re di Francia Luigi XV le commissionò un ritratto. Nella Serenissima è anche un calco in gesso di Canova che raffigura Elena a comparire in locandina.

Rosalba Carriera, Autoritratto

A Perugia è il ritratto di Wicar con Carolina Bonaparte Murat a essere scelto come immagine simbolo della Galleria Nazionale dell’Umbria.

Carolina Bonaparte Murat

Per Firenze ben quattro donne si contendono la scena: dal il Museo Nazionale del Bargello il Busto di Costanza Bonarelli del Bernini; alla Galleria degli Uffizi un altro significativo Autoritratto di Rosalba Carriera; per la Galleria Palatina di Palazzo Pitti non poteva che esserci la magnifica Maria Maddalena, dipinta da Artemisia Gentileschi, pittrice di scuola caravaggesca e simbolo del femminismo internazionale, impegnata a perseguire la propria indipendenza e affermazione artistica contro le difficoltà e i pregiudizi incontrati nella sua vita travagliata; infine una donna di cultura che ha fatto la storia della letteratura moderna, scolpita da Lorenzo Bartolini, Madame de Staël, in un busto esposto alla Galleria dell’Accademia.

Maria Maddalena, Artemisia Gentileschi

Per la capitale italiana compare in locandina il Ritratto di Jane Morris, del preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, esposto alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea. Dallo stesso museo il celebre Gustave Klimt è scelto per rappresentare la donna durante tutte le fasi della sua vita con Le tre età.  Sempre per Roma, dalla Galleria Nazionale d’arte antica a Palazzo Barberini, La Fornarina di Raffaello. Non poteva poi mancare la citazione all’Antica Roma e al suo grande impero simboleggiato dal Ritratto di Ottavia, sorella di Augusto, un busto conservato al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo.

Le tre età, Gustav Klimt

A Napoli s’incontra ancora Sofonisba Anguissola con Autoritratto alla Spinetta, del Museo di Capodimonte; affiancata da un’altra locandina con protagonista Antea del Parmigianino, ritratto conservato nel medesimo museo.

Queste e tante altre donne nelle oltre trenta locandine digitali che coloreranno il profilo Istagram di @Museitaliani in questi giorni fino all’8 marzo. I visitatori sono invitati a una caccia al tesoro alla ricerca di magnifiche donne raffigurate nei dipinti o negli affreschi, nelle statue e sui vasi, nonché in arazzi e in altre opere d’arte. Tutti possono poi condividere gli scatti con l’hashtag #8marzoalmuseo e riempire i social con opere da tutta Italia per celebrare la donna e l’arte.


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