DAL PARADISO ALL’INFERNO SENZA PASSARE DAL VIA

Paradiso + inferno”: una romantica storia di tossicodipendenza. C’erano una volta Candy e Danny, fu un anno molto caldo quello” l’anno in cui Candy (Abbie Cornish) perse il contatto con la realtà entrando in un vortice d’amore ed eroina.

Presentato in concorso al Festival di Berlino del 2006 dal regista australiano Neil Armfield, ha come titolo originale “Candy”. La traduzione italiana, “Paradiso + Inferno”, nasce dalla necessità di sottolineare il cammino compiuto dalla giovane coppia: Danny (Heath Ledger), aspirante poeta, e Candy, aspirante pittrice, passano rapidamente dal paradiso all’inferno, da un mondo in cui vivevano respirando amore e arte ad uno in cui farsi di eroina ha spezzato ad entrambi il cuore.

Lui era bello, e anche un delinquente con le palle”, dipendente dall’eroina e dalla sua dolce metà dai capelli dorati, non voleva trascinarla con se nel vortice della droga ma lei lo ha seguito ugualmente, “la voglio provare come te la fai tu questa volta” dice lei senza alcun timore e da lì in poi comincia una lunga discesa verso gli inferi in cui regnano droga e terrore.

Dicono che per ogni dieci anni che sei stato un tossico almeno sette li avrai passati ad aspettare” ed è questa l’atmosfera che si percepisce: un’eterna attesa, un film concepito per essere assaporato lentamente e non per stupire o per attrarre verso la droga ma per riflettere su quanto questa possa attaccarsi a te senza lasciarti mai, mangiandoti pian piano dall’interno.

La sconcertante bravura dei due protagonisti da nuova vita al tema della dipendenza, non è né una storia d’amore né un film sulla droga ma racconta di quanto un amore possa essere tossico nella buona e nella cattiva sorte.

Nella colonna sonora, curata da Paul Charlier, spicca per significato il brano di apertura della pellicola: “Song to the siren” di Tim Buckley rivisitata dal curatore stesso in collaborazione con Paula Arundell, la sirena che attira a se l’uomo che va per mare confondendolo come un bambino appena nato può essere paragonata all’eroina che trasforma il paradiso in inferno attirandoti a se con il suo dolce canto e con le sue mille promesse.


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