Riconsideriamo il valore della solitudine, di un momento
unicamente nostro.
Proviamo a rimanere sul palco
quando tutti andranno via;
accettiamo di non avere nient’altro
davanti,
se non noi stessi.
Con questo freddo,
anche i nostri fiori più forti cadono.
Ma le radici,
le radici continuiamo a sceglierle,
nonostante l’inverno.
La risata delle stelle è l’unica che continuiamo ad ascoltare,
anche se il nostro cielo piange.
Caro viaggiatore io ti venero,
a te solo è concessa la pace.
Cara sofferenza ti ringrazio,
a te sola devo la verità.
Cara solitudine ti prego,
a te sola è affidato il segreto.
Caro amore ti ammiro,
a te solo ho donato tutta l’ombra e tutta la luce.
E se un giorno dovessi vincere,
saprò di aver
per sempre
perso.