Serie tv: quando un finale mal riuscito distrugge un successo

Diverse sono le serie tv, che abbiamo amato e atteso con trepidazione, affezionati a tal punto a quei personaggi e alle loro storie da ritenerli quasi reali, dilaniati tra il non volerli “abbandonare” e sapere finalmente “come va a finire”. Poi, la fine arriva davvero e in pochi minuti, le aspettative e la poesia creata vanno in fumo: “cosa? no, non può finire davvero così”, urliamo dal divano. Ecco alcuni esempi di finale che hanno mandato in fumo tutta la sceneggiatura:

LOST

Chiunque abbia passato anno dopo anno attaccato alla televisione per non perdere un solo secondo di Lost ricorda bene il senso di vuoto e delusione del suo finale. Questa è una di quelle serie di cui non puoi perdere un secondo, non puoi permetterti di prendere un bicchiere d’acqua o qualcosa da sgranocchiare, no. Ogni istante è fondamentale per cogliere qualche indizio anche se, alla fine, non capirai assolutamente nulla. Come se non bastasse, a tutto questo si aggiunge quell’enorme punto di domanda che a chiunque è rimasto stampato sul volto dopo l’ultima puntata di questa serie tv di successo. Dopo sei anni a cercare di collegare tutti gli indizi, a dar senso ai salti avanti e indietro nel tempo, ai misteriosi personaggi che muoiono e poi ritornano senza una logica chiara meritiamo un finale che ci aiuti a capire dall’inizio alla fine ogni singola cosa. Troppi interrogativi non hanno ricevuto risposta per focalizzarsi sul messaggio “c’è qualcosa di più importante dopo la morte”, troppa filosofia e poca concretezza.

HOW I MET YOUR MOTHER

In questo caso si parla di pura crudeltà. Non potete svelarmi, finalmente, chi è la madre dei figli di Ted dopo 9 stagioni per poi farla morire perché malata! Non si fa! Ci eravamo tutti affezionati a lei pur non sapendo quale fosse il suo volto o la sua voce. L’hanno fatta sparire prima che potessimo realizzare a pieno che esistesse davvero. Come se non bastasse, Ted riesce a superare il lutto e capire che l’amore della sua vita era e sarà sempre Robin. Colei che nel frattempo aveva sposato e divorziato dal suo migliore amico…
Quando una serie deve finire e la si porta avanti per troppo tempo accade questo: caos.

DEXTER

Come possiamo accettare una scena che prevede il trasporto di un cadavere fuori da un ospedale nell’assoluto disinteresse dei passanti? Non è credibile, neanche per un’opera d’invenzione. Per non parlare della casuale collocazione dell’ospedale: su una scogliera, esattamente vicino al molo dove era ormeggiata la sua barca. E poi, come ha fatto Dexter a sopravvivere ad una tempesta in mare aperto? È impossibile sotto ogni punto di vista. In seguito a quanto accaduto alla sorella decide di esiliarsi come punizione per quanto accaduto all’amata Debra. Nonostante la serie sia una delle più coinvolgenti mai realizzate l’ultima stagione era davvero troppo forzata. Peccato.

GLEE

Ci ritroviamo nel 2020 dove Sue Sylvester è in corsa per la presidenza degli Stati Uniti e Rachel ha deciso di aiutare Kurt e Blain ad avere un bambino come madre surrogato. A questo si aggiunge un prevedibile Tony Awards per la dotata cantante che sposerà Jesse, inoltre, Will Schuester diventerà il nuovo preside del McKinley. Tralasciando il poco credibile matrimonio di Rachel, tutto è assolutamente scontato e banale. Tutti hanno fatto carriera e raggiunto il loro obiettivo e ciò è assolutamente inverosimile. Purtroppo Glee è iniziato col botto ma non ha saputo dire basta quando era il momento.

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