Brera Design Days: Donne di design

In occasione del Fall Design Week Milano ha ospitato nel periodo tra il 6 e il 12 ottobre 2017 i Brera Design Days. Il Sole 24 ore ha voluto contribuire all’evento con la presentazione dell’ebook intitolato Donne di Design.

Alley Oop – L’altra metà del Sole è un blog multifirma de Il Sole 24 Ore, un laboratorio che accoglie nuove e giovani voci e altre che invece hanno avuto un proprio eco nel corso degli anni fino ad oggi. Il filo conduttore? Le donne. Alley Oop si propone come un luogo aperto in cui si confrontano donne, ma anche uomini, su temi che interessano, quella che Mao Zedong definiva, l’altra metà del cielo.

Non sorprende infatti la natura della conferenza che il blog allestisce la sera del 10 ottobre presso la Microsoft HouseMonica D’Ascenzo, responsabile di Alley Oop e giornalista de Il Sole 24 Ore, presenta e intervista le tredici personalità che la giornalista Nicoletta Polla Mattiot ha ritratto nell’ebook Donne di Design.

Il progetto nasce nell’ottobre del 2016: dopo una serie di interviste che restituiscono solo un’asettica immagine professionale di profili femminili, la giornalista Mattiot sente l’urgenza di penetrare più in profondità nelle storie reali delle donne intervistate. Con un sentimento che richiama l’affetto, ricorda come la prima ad aprire la porta del suo studio sia stata Giovanna Castiglioni davanti a una tazza di tè, seguita dalle successive interviste, tutte permeate da una inspiegabile spontaneità.

La conferenza si articola in due momenti con tematiche differenti. Alla prima tavola rotonda si discutono “Le radici del design italiano nel dopoguerra”, interrogandosi su argomenti come il primato dell’uomo nel settore progettuale, gli oggetti svolta del dopoguerra e la definizione stessa di designer. Partecipano secolari figure come Dorit Sapper, curatrice dell’archivio del marito, il designer tedesco Richard Sapper; o Adele Cassina che, cresciuta respirando aria di design nello studio del padre Cesare Cassina, racconta la sua rinascita e la scelta di iniziare un proprio percorso con il personale brand Adele-C, inaugurato dalla realizzazione in forma originale della sedia Zarina Baby, poltrona icona dell’azienda e regalo di un padre per la propria figlia.

Forse più accattivante risulta il secondo dialogo di voci più attuali e vicine all’epoca presente. Coerente con il tema “Un’eredità di design”, la creative director Paola Jannelli si dichiara senza imbarazzo, ma con orgoglio di essere figlia di papà. “Ambisco di essere figlia di papà” afferma recuperando un’accezione che fa di tale espressione un valore: il figlio di papà è colui che porta avanti una cultura, impegnandosi però a cambiare un linguaggio conosciuto con un proprio contributo. Il microfono passa inevitabilmente nelle mani di Giovanna Castiglioni che parla delle conseguenti responsabilità. Insieme a Paola Jannelli, che ha avuto l’onore di essere studentessa di Achille Castiglioni nel ruolo di professore universitario, ricorda le appassionate lezioni in cui il padre si accingeva a smontare i suoi prodotti in piedi sulla cattedra, offrendo sia spiegazioni tecniche che divertenti storie personali. “Pensa che lo faceva anche a casa.”

La conferenza si è dimostrata un’ottima occasione per incontrare sia padrone indiscusse di un secolo di storia del design che nuovi nomi della progettualità italiana degli ultimi decenni: insieme ci hanno rivelato un mondo che ha sempre parlato poco di sé: “Parla chi non ha niente da fare. Bisogna stare in qualche modo dietro le quinte” afferma Francesca Molteni, giornalista, scrittrice e regista, ricordando la sua esperienza.

 

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