Avevo i miei sogni in mano
anche dentro questa piatta eternità
tra perfezioni e perfetti
oggetti sempre rotondi
smussati
tra storie concluse
e sorrisi mai iniziati,
respiravo l’ottimismo di altri
e provavo ad adattarci il mio
ma ero distratta dai pezzi mancanti
di racconti surreali
che tenevo in me
che parlavano delle piccole cose
a volte rotte
a volte lasciate incomplete
che risaltano in mezzo all’ordinario.
Il lato oscuro del perfetto
risplende nelle anime più nere.
Poesia di Arianna Faina