Se siete appassionati di cavalli, fate equitazione o avete sempre desiderato farla, Lo Sbuffo è lieto di annunciarvi un evento che, ogni anno, si tiene a Roma: “Cavalli a Roma, salone dell’equitazione e dell’ippica”.
Ma di preciso, in cosa consiste?
Tre giornate totalmente dedicate al mondo dei cavalli, con gare, competizioni (sia english, sia western), manifestazioni e aree per scambi commerciali e culturali, offrendo anche la possibilità di poter incontrare e confrontarsi con i professionisti del mestiere. Un evento internazionale che quest’anno si è svolto dal 16 al 18 febbraio presso i padiglioni di Fiera Roma. La parola d’ordine in queste circostante è solo una: divertirsi. Stancarsi e annoiarsi leggendo il programma sembra impossibile, anche per chi non si è mai avvicinato a questo mondo così travolgente e affascinante. Percorsi didattici per i più piccoli volti a insegnare loro come approcciarsi ai ponies, il tutto seguito dal “battesimo della sella”(ossia l’ebrezza della prima volta di stare in sella a un cavallo) organizzato dal Comitato Regionale FISE Lazio (Federazione Italiana Sport Equestri); gare di Jump & Drive a tempo, in cui veder sfidarsi gruppi composti da un cavaliere di salto ostacoli con il proprio equipaggio di attacchi; e ancora, gala iberico, una combinazione di arte ed eleganza dei movimenti del protagonista indiscusso di questo evento; dressage, equitazione classica, barrel racing (una sorta di rodeo) e pole bending (una gara a tempo dove vengono messe in risalto le doti atletiche del cavallo), sono tutte le attività che scandiscono lo scorrere di queste tre giornate. Inutile dire che il successo fu straordinario: 25mila spettatori giunti ad ammirarne il portamento e la grazia racchiusi nell’energia e forza di un salto o una corsa, ma non solo. Questi animali, infatti, esercitano un grandissimo impatto sulla sensibilità della persona al loro fianco, grazie alla loro incredibile e maestosa empatia: un bene prezioso da curare, difendere e custodire.
E chi ha permesso il realizzarsi di tutto questo?
“I cavalli fanno parte della storia di questo territorio”, come sostiene l’amministratore della fiera di Roma Pietro Piccinetti ed è proprio dal legame profondo che percepiamo per queste creature che la sola emozione possibile all’entrata dei padiglioni è di leggerezza e serenità, poiché non vi è bellezza senza libertà.
“Non sono una persona legata al mondo del cavallo, ma arrivare qui è stato bellissimo. Questa zona fieristica oggi è viva, con una grande partecipazione e condivisone. Dico grazie agli organizzatori, grazie a tutti coloro che hanno creato questo spettacolo. Nei giorni scorsi, in occasione di un consiglio regionale, ho suggerito ai miei colleghi di venire qua per capire che cosa può significare per la nostra città dare vita e forza a una realtà del genere” (Riccardo Viola).