Guidoriccio da Fogliano: la rappresentazione dell’ambiente medievale

L’affresco Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi è un’opera che oggi si trova protagonista di varie tesi che mettono in discussione l’attribuzione e il periodo storico della realizzazione, dopo il ritrovamento di diversi documenti e studi approfonditi. Tradizionalmente, Guidoriccio da Fogliano, è attribuito a Simone Martini che sarebbe stato incaricato di immortalare la presa di uno dei castelli strategici del territorio di Grosseto.

Guidoriccio da Fogliano, con la sua particolare prospettiva, è ancora oggi ospitato dal Palazzo Pubblico di Siena all’interno della bellissima Sala del Mappamondo e nonostante le controversie, è datato al 1330. L’affresco è particolarmente importante per la raffigurazione di un ambiente medievale realistico che ha come protagonista un condottiero vestito alla maniera del tempo, con i colori della propria casata. La presenza dei castelli è facilmente riconducibile alla posizione strategica della collina affinché il signore potesse rivolgere il suo sguardo su coloro che abitavano i dintorni e sorvegliare il possibile arrivo del nemico. Oltre ai castelli, nell’affresco si riconosce l’accampamento della compagnia. Altro elemento è la palizzata difensiva intorno al Castello.

L’opera (forse) di Simone Martini raffigura il borgo di Roccastrada in età comunale concentrandosi sui protagonisti della vicenda ma anche sui soggetti che oggi noi studiamo per conoscere la storia medievale. Il primo, è la figura del condottiero che, a partire dai celebri Carmagnola e Giovanni dalle Bande Nere, fu protagonista degli scontri tra signorie e comuni. Il secondo, è il castello: un documento storico che ancora oggi ci racconta le fasi dell’incastellamento, dell’affermazione delle signorie e dei fermenti politici che caratterizzarono l’Italia del XII secolo.

Se vuoi leggere un articolo sulla pittrice del Rinascimento, qui il link.



Per informazioni sugli studi attuali:

G. Moran, M. Mallory, Guido Riccio: a guide to the controversy for tourists, scholars, students, art librarians (2000, Siena)

 

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