Suspiria 2018: Guadagnino stravolge Argento?

Il 4 giugno 2018 è stato rilasciato il primo teaser trailer del nuovo attesissimo film diretto da Luca Guadagnino, Suspiria. Si tratta di un riadattamento in chiave moderna(?) dell’omonimo capolavoro diretto dal maestro Dario Argento nel 1977, ancora oggi considerato un caposaldo del cinema horror a livello globale. A detta di Guadagnino, Suspiria non sarà remake a tutti gli effetti bensì un omaggio a una delle sue opere cinematografiche preferite e di conseguenza infarcita di un certo tipo di originalità stilistica in grado di poter stravolgere la concezione di partenza del film. Le inquietanti immagini reperibili dal web hanno già fatto il giro del pianeta e fanno presagire il meglio per il regista italiano.

Quello dei remake è ed è sempre stato un compito arduo e impegnativo. Non si tratta solamente di riproporre con mezzi nuovi e più efficaci qualcosa già realizzato da altri. Bisogna saper rielaborare le idee di base per renderle cosi personali da stravolgere il senso dell’opera rimanendo pur sempre fedeli alla concezione originale del film. In altre parole, i remake non dovrebbero essere un semplice copia e incolla, ma dovrebbero costituire una maniera per elaborare le proprie idee reinterpretando qualcosa di già stabilito. Soffrendo molto spesso il confronto con l’originale, la storia del cinema è piena di buoni remake, ma solo pochi di essi possono vantarsi di essere grandi film. Ci riuscì John Carpenter con La Cosa (1982) stravolgendo l’opera originale; Martin Scorsese con Cape-Fear (1991), in cui è sufficiente l’interpretazione di De Niro; o Sergio Leone con Per Un Pugno Di Dollari (1964), rivisitando in chiave western il mito della sfida del samurai.

Suspiria di Dario Argento è sicuramente un film che poco si presta ad una reinterpretazione, moderna o antiquata che sia, dei suoi contenuti in quanto già di per sé costituisce una perfetta espressione dell’arte del suo creatore. Considerato da molti, specialmente all’estero, il miglior lavoro del regista romano, Suspiria è la punta di diamante di una filmografia altalenante che affianca ad una trama semplice ma bella, una sanguinosa messa in scena coperta interamente di un rosso caldo e vivo che fin dalla sequenza d’apertura terrorizza gli animi degli spettatori che, inermi e immobilizzati, rimangono folgorati di fronte alla spaventosa potenza visiva emanata dai quadri di Argento.

Luca Guadagnino è stato chiamato a portare a termine un lavoro piuttosto impegnativo. Il confronto con la perfezione estetica e tecnica del film di Argento è pressoché inevitabile ma ciò non toglie che il regista di Melissa P riesca nell’impresa di creare una bella copia di Suspiria. Quello che si può evincere dalle immagini e dal primo teaser è un netto contrasto estetico e fotografico con l’opera di partenza. Il film di Guadagnino sembra voler cercare la paura nell’inquietudine, nelle turbe dei personaggi e di ciò che sta loro intorno piuttosto che nella costruzione di scene horror a impatto come quelle del 1977.

La realizzazione del remake di Suspiria di Dario Argento è davvero un’impresa da titani ma Luca Guadagnino, fresco del successo ottenuto da Chiamami Col Tuo Nome, potrebbe sorprendere il mondo intero proponendo un’opera che non si limiti a ripercorrere i fasti del passato ma possa stravolgere e reinterpretare i contenuti espressi nel capolavoro del maestro dell’horror.


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