Alice in Wonderland

Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie è un romanzo scritto del matematico Charles Lutwidfe Dodgson sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll. Il romanzo racconta il viaggio di Alice che, annoiata durante una giornata al parco, insegue un coniglio e si ritrova catapultata nel Paese delle Meraviglie, un posto dominato dal nonsense. Proprio nel momento in cui si trova a dover affrontare la terrificante Regina di Cuori, Alice viene svegliata dal sogno dalla sorella ritornando così alla realtà.

Il manoscritto originale presentava trentasette illustrazioni disegnate dallo stesso Dodgson, ma furono sostituite dai disegni di altri illustratori professionisti, come John Tenniel o Harry Rountree, fino all’artista Salvador Dalí.

Una delle illustrazioni create da John Tenniel

Nel 1888, Alice nel Paese delle Meraviglie non fu certamente annoverato tra i libri per bambini più venduti, ricevendo delle critiche abbastanza aspre da parte dei giornalisti, ma con la pubblicazione del seguito della storia Alice attraverso lo specchio il libro riacquistò fama e popolarità, soprattutto perché il suo linguaggio nonsense lo rendeva senza età.

Uno dei problemi principali, difatti, di questo libro è la difficoltà della traduzione: le figure retoriche, i giochi di parole, i proverbi hanno messo alla prova moltissimi autori e traduttori italiani che, molto spesso, dovevano così riadattare il testo da comporre, alla fine, un libro a sé. Le traduzioni principali, almeno in lingua italiana, furono ad opera di: Teodorico Pietrocola Rossetti, il quale tradusse il libro spinto dallo stesso Carroll e creò una traduzione molto fedele all’originale; successivamente lo tradusse anche Emma Cagli, creando però una traduzione più monca, data soprattutto dalla lingua adoperata, più moralista e basata non sull’originale, ma su un’edizione inglese diversa; e, la più vicina al linguaggio contemporaneo, la traduzione anonima pubblicata agli inizi del Novecento, dove i personaggi mantengono molto spesso i propri nomi e la lingua viene rifinita dal punto di vista degli inglesismi e arcaismi presenti nelle edizioni precedenti.

Il libro, inoltre, contiene innumerevoli poemetti e canzoni tutti scritti da Carroll e che si collegano strettamente alla trama del racconto come “Per tutto il Pomeriggio Dorato”, la canzone iniziale che apre il romanzo come una sorta di proemio.

Uno dei personaggi più iconici ed importanti del libro, il Bianconiglio

L’influenza culturale di Alice del Paese delle Meraviglie è immensa sia nella letteratura che nella TV e soprattutto nel cinema: oltre ai rifacimenti diretti della storia, abbiamo anche altri richiami ai simboli principali del libro in film come Shining, Donnie Darko, Eyes Wide Shut tra gli altri.


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