Guglielmo di Ockham: barbiere di scienziati, filosofi e altre dubbie entità

Talvolta si può avere la tentazione di complicare ciò che è semplice. Succede un po’ a tutti. Succede agli scienziati, ma soprattutto succede ai filosofi (già, proprio loro). Se esistessero delle competizioni di complicazione, i filosofi finirebbero dritti dritti in finale di Champions League, senza preliminari, gironi e fasi a eliminazione diretta.

Uno di loro però, sotto questo aspetto, è riuscito ad essere un po’ meno filosofo, se non altro perché uno dei principi metodologici più importanti porta il suo nome. Si tratta di Guglielmo di Ockham (1285 ca.-1349 ca.) e del suo celebre rasoio:

“Pluralitas non est ponenda sine necessitate.”

(Non si deve considerare la pluralità se non è necessario)

In realtà questa formulazione del principio è di Duns Scoto (1266-1308), ma chissene, alla fine rende  piuttosto bene l’idea.

Parte di una pagina di Ordinatio di Duns Scoto.

Un’altra versione del rasoio di Ockham è la seguente:

“A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire.”

Il rasoio di Ockham è un principio di economia metodologica secondo cui si dovrebbe evitare di moltiplicare inutilmente gli elementi in gioco. Se qualcosa può essere spiegato ricorrendo a un numero minore di fattori, bene così.

Un esempio classico riguarda la generazione dell’universo. Consideriamo due ipotesi alternative:

  1. L’universo è eterno, o generato da sé o per motivi ignoti.
  2. L’universo è generato da Dio, il quale è eterno, o generato da sé o per motivi ignoti.

Ecco, l’ipotesi 1 è quella più semplice ed economica. Ricorrere a un fattore in più, fosse anche il Fattore dei Fattori, non è necessario. Meglio dare una spuntatina. Ovviamente non tutti sarebbero d’accordo su questo caso specifico, e allora si comincerà a capire perché Dio venga tanto spesso rappresentato barbuto e capellone. Ma anche i filosofi, a dirla tutta (sempre loro). Bene, diamoci un taglio.

 


FONTI

Antonello La Vergata, Franco Trabattoni, Filosofia cultura cittadinanza, vol. 1, La Nuova Italia, 2011

Wikipedia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.