Venezia 2018: le prime impressioni sui film in concorso

Il 29 Agosto è partita 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il Festival del cinema più atteso dell’anno.

La prima edizione si tenne tra il 6 e il 21 agosto 1932, data che rende quello di Venezia il più antico Festival del mondo, se non il più prestigioso: vincere il Leone d’oro  vuol dire ottenere uno dei più alti riconoscimenti cinematografici insieme alla Palma d’oro di Cannes e all’Orso d’oro di Berlino.

Quest’anno la direzione è affidata ad Alberto Barbera, critico cinematografico italiano, responsabile di condurre un’edizione particolarmente competitiva, visti i numerosi feedback positivi circa le prime presentazioni.

Il film d’apertura è stato First Man di Damien Chazelle : il regista che due anni fa aveva realizzato La La Land, quest’anno ci regala un biopic su Neil Amstrong, il primo uomo sulla luna, interpretato da Ryan Gosling a quanto pare capace di restituire l’immagine dell’umile e introverso astronauta americano.

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Segue la presentazione di The Mountain, dell’americano Rick Alverson, narrante la storia del Dott. Wallace Fiennes, medico lobotomista determinato nel continuare a proporre la pratica nonostante l’atrocità e le torture arrecate ai pazienti. Il film sembra essere ambizioso per i contenuti ma non ha convinto molti giornalisti e critici.

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Opposto l’effetto generato da Roma di Alfonso Cuaròn, storia di una donna molto vicina al regista, la sua domestica e sua seconda madre, vista con con una nuova luce  nel momento della realizzazione del suo lavoro. Lo stesso regista ha dichiarato di trovarsi davanti alla difficoltà di dar voce a Cleo in quanto donna e non semplice personaggio della sua infanzia. La scelta del  bianco e nero ha generato qualche perplessità, ma Cuaròn ha subito chiarito di voler rendere l’atmosfera del ricordo, la scintilla che alimenta il film per tutta la sua durata.

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Bel lavoro anche quello di Alessio Cremonini che porta a Venezia un film che va dritto al cuore, Sulla mia pelle, l’atteso racconto degli ultimi giorni di Stefano Cucchi, il giovane morto nel 2009 mentre era in custodia cautelare, per cause ancora poco chiare. Il film ha aperto la sezione Orizzonti scatenando lacrime e grandi applausi tra gli spettatori, colpiti dal vedere la grande cura del regista ed i suoi interpreti nel riportare questa tragica storia firmata Italia.

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Questi solo alcuni dei film in concorso, una piccola parte capace di render conto dell’alta qualità dei lavori presentati. In attesa delle uscite in sala continuiamo a goderci le Conferenze stampa e a sognare con il clima di questo magico Festival.


FONTI

#Venezia75

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