Microchip Emozionale Subsonica

“Microchip Emozionale” dei Subsonica: vent’anni dopo

Sono passati vent’anni dall’album che ha cambiato le sorti dei Subsonica e che ha portato la musica elettronica italiana all’apice. Era il 1999 e l’album era Microchip Emozionale. I Subsonica sembravano essere venuti da un altro pianeta: suonavano quello che volevano senza farsi nessun problema.

Samuel, Boosta, Max, Ninja e Vicio erano giovani torinesi che sapevano il fatto loro. Vent’anni è un bel traguardo per un gruppo; come festeggiare l’evento se non con un remake dell’album? Microchip Emozionale diventa così Microchip Temporale. I brani del vecchio album ci vengono riproposti (con lo stesso ordine) tramite diversi featuring – quattordici per l’esattezza – nei quali la band è affiancata da artisti italiani del momento.

L’album, uscito lo scorso 22 novembre, dimostra quanto i Subsonica siano una presenza importante nel panorama musicale italiano. Inoltre, i cinque ragazzi ci vogliono anche fare sapere che, a distanza di vent’anni, sanno ancora farci saltare e ballare.

L’annuncio sui social

Come per ogni band odierna che si rispetti, l’annuncio del remake è stato fatto tramite i social: sono state pubblicate, giorno per giorno, delle immagini oscurate (quattordici, così come i brani dell’album) degli artisti che hanno lavorato al progetto. Il 30 ottobre scorso, il gruppo ha dato la grande notizia ai fan affermando:

Cari terrestri, la ragazza con la pistola è tornata. Midori Tateno che esattamente 20 anni fa puntava la sua arma presentando Microchip Emozionale al mondo di oggi, di nuovo in copertina, si guarda intorno. Nasce così Microchip Temporale, dalla rilettura di un passato che ritorna presente, con la complicità di musicisti, cantanti, band, rapper che hanno per la maggior parte la stessa età dei Subsonica nel 1999.
Sono 14 i nomi che abbiamo scelto, per stima, per curiosità, per amicizia o perché nella loro musica riconosciamo quei segni.

I brani

Sonde feat. Willie Peyote

Willie Peyote non è sconosciuto al gruppo. Ha collaborato con la band durante l’incisione del brano L’incubo, dall’album 8 (2018), e ha partecipato anche al loro ultimo tour invernale. Sonde è la canzone che apre ufficialmente gli album. All’epoca, faceva riferimento a sistemi informatici che oggi vengono invece definiti preistorici. Il tutto, ovviamente, è stato adattato al mondo odierno e gli stessi Subsonica hanno affermato che oggi i primi sorveglianti siamo noi stessi attraverso i dispositivi tecnologici che usiamo ogni giorno.

Con la mano li puoi salutare,
Tutto il mondo non può più bastare
A schermare la tua posizione,
A criptare la tua opinione.

Colpo di pistola feat. Nitro

La scelta di Nitro è stata una delle più azzardate data la sua appartenenza a un genere totalmente diverso rispetto a quello del gruppo. Nitro, rapper della Machete Crew di Salmo, ha colpito il gruppo con la sua voce graffiante; vocalmente diverso dai suoi colleghi, è stato scelto per Colpo di pistola, brano dal forte impatto emotivo. Il brano si rivolge a un interlocutore a noi ignoto, come se gli si volesse fare del male psicologico.

Ti farò male più di un colpo di pistola.
È appena quello che ti meriti.
Ci provo gusto, me ne accorgo, e allora?
Non mi vergogno dei miei limiti e lividi.

Aurora sogna feat. Coma Cose & Mamakass

I Coma Cose sono sbucati all’improvviso e hanno conquistato tutti. Al duo è stato assegnato uno dei brani più iconici di tutto l’album e di tutta la carriera dei Subsonica: Aurora sogna. Fausto Lama e California (come si fanno chiamare i due artisti) sfornano brani che sono un mix fra rap e indie. Quale altro binomio scegliere se non questo per Aurora sogna? Inoltre, il nome dell’album, Microchip Emozionale, deriva da una frase contenuta in questo brano:

Sogna una carne sintetica,
Nuovi attributi e un microchip emozionale.
Occhi bionici, più adrenalina,
Sensori e cibernetica neurale.

Lasciati feat. Elisa

Microchip Temporale presenta nomi importanti, tra i quali c’è anche quello di Elisa. La cantante, che vanta una carriera invidiabile, è stata scelta dal gruppo torinese per Lasciati. Il brano presenta un testo malinconico, una rottura tra due persone che cercano di lasciarsi del tutto, affrontando gli ultimi momenti appartenenti alle loro abitudini. Elisa è nota a tutti per la sua voce delicata, che colpisce al primo ascolto, ed è  proprio sua la delicatezza che ritroviamo nel brano.

Lasciati guardare un po’ più a fondo finché si può.
Senti come tremo perché sento che tutto finisce qui.
Lasciati guardare un po’ più a fondo finché si può.
Un ultimo saluto al nostro tempo e tutto finisce qui.

Tutti i miei sbagli feat. Motta

Tutti i miei sbagli non è una canzone. È la canzone per eccellenza, il brano che li ha portati a Sanremo. Per alcuni è il loro pezzo più iconico, per altri è esattamente il contrario. Per questo brano è stato scelto Motta, che l’ha trasformato da elettronico ad acustico. Secondo i Subsonica questo è uno dei momenti più intensi dell’album.

A caduta libera in cerca di uno schianto
Ma fintanto che sei qui posso dirmi vivo.

Liberi tutti feat. Lo Stato Sociale

Liberi tutti è stato l’inno della maggior parte degli adolescenti di quegli anni. Lo stesso è successo ai ragazzi de Lo Stato Sociale, i quali hanno collaborato con i Subsonica dando vita a quella che è la canzone più “politica” dell’intero album. E se non l’avessero fatto loro, chi avrebbe potuto?

Dalle bugie, dai debiti,
Da gerarchie, dagli obblighi e dai pulpiti,
Squagliamocela.

Strade feat. Coez

Gli stessi Subsonica hanno affermato di aver “affidato” i propri brani a dei loro amici e Coez è uno di questi. La loro amicizia è nata quando Coez si occupava di strumentazione sul palco e non era ancora l’artista che è oggi. Strade è uno dei brani più simbolici della storia dei Subsonica, i quali hanno deciso di affidarlo proprio a Coez, conosciuto mentre era alle prese con la famosa tastiera di Boosta.

Strade che si lasciano guidare forte.
Poche parole, piogge calde e buio.
Tergicristalli e curve da drizzare.
Strade che si lasciano dimenticare.

Discolabirinto feat. Cosmo

Questa canzone non ha bisogno di presentazioni, e la stessa cosa vale per il featuring. Chi meglio di Cosmo avrebbe potuto collaborare a uno dei brani più ballabili dei Subsonica? Per i Subsonica, Cosmo è l’artista che meglio rappresenta il concept dell’album. Non si è adattato e non ha preso ordini da nessuno. Cosmo è semplicemente se stesso e suona ciò che gli piace, proprio come hanno fatto i Subsonica.

Vorrei una discoteca labirinto,
Bianca senza luci colorate,
Grande un centinaio di chilometri,
Dalla quale non si possa uscire.

Il mio D.J. feat. Achille Lauro

Achille Lauro sembra essere arrivato da un altro pianeta. Dopo la partecipazione a Sanremo, per lui è stata una continua ascesa. Per il brano si cercava una sorta di leggerezza e spensieratezza, tenendo come punto di riferimento anche un tipo di sound che ricordasse l’house degli anni Novanta. Achille Lauro rappresenta tutte queste caratteristiche e così, Il mio D.J. è diventata quasi sua.

Taglio le icone con le forbici.
Certo che può scandalizzarti.
Io sono il mio deejay.

Il cielo su Torino feat. Ensi

I Subsonica sono molto legati a Torino, infatti la citano diverse volte nei loro brani. È il caso de Il cielo su Torino, canzone scritta da Max Casacci per quella che sarebbe diventata la sua futura moglie. Nonostante il brano sia dedicato alla moglie del chitarrista, la canzone appartiene un po’ a tutti i componenti del gruppo. Colpiti dalle rime del rapper Ensi, hanno scelto lui per completare ancora di più il brano.

Dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento.
Il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco.
Tu sei come me.

Albe meccaniche feat. Fast Animals and Slow Kids

Albe meccaniche è uno di quei brani messi da parte e ripresi solo più tardi. La canzone è stata reinserita nella seconda versione di Microchip Emozionale, dopo la partecipazione della band a Sanremo. Il gruppo ha deciso di cambiare il sound di questo pezzo rendendolo più rock. La scelta dei Fast Animals and Slow Kids non è stata casuale: sono stati scelti perché dessero quel qualcosa in più al pezzo.

E ciò che può capitarti quando rimani a guardarti,
allineare risvegli dentro albe meccaniche.

Depre feat. M¥SS KETA

Ebbene sì, nel progetto Microchip Temporale c’è anche lei, la ragazza di Porta Venezia. M¥SS KETA non ha bisogno di presentazioni e Depre era perfetta per lei. Con la sua ironia e il suo essere esagerata, riesce a rappresentare al meglio il significato di Depre.

Più giù, più giù.
Sto precipitando forse sto volando.
Più giù, più giù.

Perfezione feat. Gemitaiz

Gemitaiz è un artista nuovo per i Subsonica. La sua voce graffiante e dolce ricorda il rap anni Novanta e, ovviamente, il gruppo ha scelto il rapper romano per il brano Perfezione. Il contributo di Gemitaiz ha riempito ulteriormente il pezzo rendendolo ancora “più perfetto”.

Neurotrasmettitori,
Sinapsi elettrochimiche,
Catene sequenziali di acidi nucleici,
Mi parlano di te, mi parlano di te, mi parlano di te.

Il tour

Come spesso accade, l’album è accompagnato da un tour. Per l’occasione, la band ha deciso di non fare i concerti nei palazzetti ma nei club, dove tutto è iniziato. Sicuramente sarà nostalgico per i veterani e una nuova scoperta per i più giovani. Le date del tour sono state pubblicate sui vari social della band.

Diciamocelo, questo album è un capolavoro. C’è un mix di tutto: pop, rock, rap, elettronica. Ogni featuring è stato scelto con cura e dedizione e il risultato finale non può che essere un lavoro fatto alla perfezione.

I Subsonica non si smentiscono mai: nonostante siano passati più di vent’anni dal loro primo album, riescono sempre a colpire positivamente sia i propri fan, che chi si approccia per la prima volta ai loro lavori. Sicuramente con queste collaborazioni hanno cercato di avvicinare le nuove generazioni alla loro musica e ci sono assolutamente riusciti!

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