Durante l’autunno 2020 ci saranno elezioni politiche in diverse parti del mondo e con diversi livelli di importanza. Che si tratti di elezioni locali o consultazioni per scegliere il futuro inquilino della Casa Bianca, una cosa è certa: l’attuale momento storico in cui viviamo, con una pandemia globale tuttora in corso, ha impattato notevolmente sulle elezioni che si terranno nel prossimo autunno su più livelli. Le campagne elettorali sono passate in secondo piano o sono state profondamente rivisitate. In molti casi le elezioni che si terranno nell’autunno 2020 si sarebbero dovute svolgere in primavera, ma sono state posticipate.
Sicuramente le consultazioni elettorali che più segneranno quest’anno saranno le elezioni presidenziali USA, che si terranno a novembre. Altre elezioni si terranno in zone che da ormai parecchi mesi sono in una situazione di instabilità, come Hong Kong. In Italia sono previste diverse elezioni regionali.
Vediamo quali sono i principali Paesi in cui si terranno delle elezioni politiche nell’autunno 2020.
Stati Uniti d’America: elezioni presidenziali
Le principali elezioni politiche non solo di quest’autunno, ma di tutto il 2020, sono certamente le elezioni presidenziali statunitensi, che si terranno martedì 3 novembre. Il candidato per il Partito Repubblicano è l’attuale presidente, Donald Trump, che si presenterà in tandem con il suo vice, Mike Pence, tentando di essere eletto per quello che sarebbe il suo secondo (e ultimo) mandato.
Il candidato per il Partito Democratico, nonché principale sfidante di Trump, è il centrista Joe Biden (di cui vi abbiamo già parlato qui), che fu il vicepresidente per gli otto anni di presidenza di Barack Obama. Dopo un primo momento in cui Bernie Sanders, candidato più vicino all’anima radicale del Partito Democratico, sembrava poter avere buone possibilità di vincere le primarie o almeno di dare filo da torcere agli altri aspiranti candidati Dem, Biden ha iniziato a vincere primarie su primarie, portando tutti gli altri candidati a ritirarsi dalla corsa.
Biden si è presentato dunque alla Convention del Partito Democratico del 17 agosto come unico candidato e ha ufficialmente ottenuto la nomina. Qualche giorno prima, il candidato aveva annunciato la sua candidata vicepresidente, la senatrice della California Kamala Harris.
I sondaggi non forniscono certo la verità ed è molto raro che un presidente non venga rieletto (è successo solo due volte nella storia degli USA), ma per ora Joe Biden sembra essere in netto vantaggio. La popolarità di Donald Trump e del Partito Repubblicano è ai minimi storici, a causa delle proteste del movimento Black Lives Matter e della sua risposta all’emergenza Covid a dir poco confusionaria, tra attacchi alla Cina e all’Organizzazione Mondiale della Sanità, quarantene finite troppo presto in diversi Stati e scetticismo poco velato nei confronti dei dispositivi di protezione, come le mascherine.
Al momento Biden sembra in vantaggio anche negli Stati tradizionalmente repubblicani, come la Georgia e il Texas, e nei cosiddetti swing states, che spesso, per come è strutturato il sistema elettorale americano, decidono le sorti delle elezioni, come Arizona, Florida e Michigan.
Elezioni autunno 2020 in Italia
Elezioni regionali
La prima tornata di elezioni regionali si è svolta a gennaio 2020. Tra maggio e giugno 2020 si sarebbero dovute tenere le consultazioni regionali in sei regioni: Campania, Veneto, Liguria, Marche, Toscana e Puglia. A queste sei regioni si aggiunge anche la Valle d’Aosta. A causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese a partire da fine febbraio, queste elezioni non si sono svolte in primavera. Il decreto legge elezioni le ha infatti posticipate all’autunno 2020: queste consultazioni si svolgeranno il 20 e il 21 settembre.
Alla ricerca di una riconferma
I risultati di tre consultazioni sembrano piuttosto scontati. In Campania l’attuale governatore Vincenzo De Luca (Partito Democratico) ha visto crescere molto la sua popolarità – anche all’estero – con la sua linea dura durante e dopo l’emergenza sanitaria, e per ora è il candidato favorito. È dato in vantaggio in Veneto Luca Zaia, governatore leghista che corre per il suo terzo mandato.
Un’altro attuale governatore che sembra avviato verso la riconferma è il ligure Giovanni Toti (centrodestra). Sembra invece più complicata la rielezione a governatore della Puglia di Michele Emiliano, che ha raccolto una serie di liste provenienti dalle diverse anime del centro sinistra. Per ora alcuni sondaggi danno in vantaggio il candidato del centrodestra unito, Raffaele Fitto: la sfida tra i due sembra essere molto serrata.
Nuovi candidati
Nelle Marche non si ricandiderà l’attuale presidente PD, Luca Ceriscioli. I tre candidati principali saranno per il centrosinistra Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia; per il centrodestra Francesco Acquaroli, deputato di Fratelli d’Italia; per il M5S corre Mario Mercorelli. La Lega proverà a vincere in Toscana, tradizionalmente regione di sinistra, con l’eurodeputata Susanna Ceccardi; il centrosinistra schiera invece Eugenio Giani. Anche qui non si ricandida l’attuale governatore Enrico Rossi.
La Valle D’Aosta rappresenta un caso particolare: i cittadini valdostani sono chiamati alle urne dopo solo due anni. Il 18 febbraio 2020 il Consiglio regionale è stato sciolto dal Presidente ad interim Renzo Testolin. La causa dello scioglimento sono le dimissioni dell’ex Presidente di regione, Antonio Fosson, coinvolto insieme ad altri membri della giunta in un’inchiesta riguardante i legami con la ‘ndrangheta. Le regionali in Valle D’Aosta si sarebbero dovute svolgere il 19 aprile, rispettando la scadenza di 90 giorni dallo scioglimento, ma sono state anch’esse posticipate.
Elezioni autunno 2020: referendum sul numero dei parlamentari
Il referendum sul taglio del numero dei parlamentari si terrà sempre il 20 e il 21 settembre, come da decisione del Consiglio dei Ministri. Anche in questo caso si tratta di una votazione spostata a causa dell’emergenza sanitaria: la data in cui si sarebbe dovuto svolgere in origine era quella del 29 marzo.
Questo sarà un referendum confermativo, cioè un referendum che chiede il consenso popolare al fine di far entrare in vigore una legge e/o una norma costituzionale. Non c’è bisogno del raggiungimento del quorum affinché il referendum sia considerato valido.
In particolare, questa votazione ha lo scopo di approvare o respingere la norma per la riduzione del numero dei parlamentari, che è una legge di revisione costituzionale. Se con il referendum la legge verrà approvata, il Senato diventerà composto da 200 seggi elettivi (ora sono 315), mentre la Camera passerà da 615 a 400 seggi.
Elezioni autunno 2020: Europa
Quest’autunno le elezioni del Vecchio Continente saranno principalmente nei Paesi dell’Est. A ottobre si voterà in Montenegro, Georgia e Lituania, mentre a dicembre sarà la volta della Romania. Inoltre, entro il 23 dicembre si dovranno svolgere le elezioni per il rinnovo del parlamento in Croazia.
Elezioni autunno 2020: Africa
L’autunno sarà una stagione ricca di elezioni per il continente africano. A ottobre andranno alle urne i cittadini di cinque Stati: Costa d’Avorio e Marocco per le elezioni parlamentari, Tanzania, Somalia e Seychelles. Durante il mese di novembre si voterà in Namibia per le elezioni amministrative, mentre si svolgeranno le elezioni politiche in Burkina Faso, dove si vota a novembre. Le ultime elezioni del 2020 per l’Africa saranno quelle del Ghana il 7 dicembre.
Egitto
A novembre si terranno delle elezioni particolari in Egitto, le prime elezioni parlamentari dopo l’approvazione di alcune modifiche alla Costituzione. Tra questi cambiamenti è inclusa la reintroduzione del Senato, organo per metà eletto dal popolo, per metà nominato dal presidente. Questo permetterebbe al presidente al Sisi di avere un forte controllo sul potere legislativo.
La riforma costituzionale è solo uno dei provvedimenti che negli ultimi anni hanno permesso ad al Sisi di instaurare un regime autoritario, che ricorda per molti aspetti quello di Mubarak, rovesciato nel 2011 dalle primavere arabe.
Elezioni autunno 2020: Asia
Anche in Asia ci saranno molte votazioni nei prossimi mesi. Tra i Paesi mediorientali, i prossimi chiamati al voto saranno la Giordania a settembre e il Kuwait a ottobre. Nell’estremo Oriente, si voterà a settembre a Singapore, che punta a prendere il posto di Hong Kong come principale polo finanziario della regione, e a novembre in Myanmar.
Hong Kong
A Hong Kong si sarebbe dovuto votare il 6 settembre per rinnovare i settanta membri del Consiglio Legislativo, cioè il Parlamento unicamerale della regione. Tuttavia, queste elezioni sono state rinviate di un anno per decisione della governatrice della città, Carrie Lam. La ragione ufficiale per il rinvio è l’attuale emergenza sanitaria, ma secondo gli attivisti anti-Cina si tratterebbe di un pretesto, visto il vantaggio dello schieramento filo-democratico rispetto a quello filo-cinese.
Elezioni autunno 2020: Oceania
In Oceania andranno al voto i cittadini di diversi piccoli Stati, come Palau a settembre e Kiribati a dicembre. Le elezioni in questi Paesi si svolgeranno sotto gli occhi preoccupati dell’Australia. Infatti, molti Stati insulari dell’Oceania nelle ultime consultazioni si sono avvicinati alla Cina in ambito geopolitico.
Nuova Zelanda
Le elezioni neozelandesi si dovranno svolgere entro il 21 novembre e serviranno per rinnovare i 120 seggi del Parlamento unicamerale dello Stato. Ci sono principalmente due partiti che aspirano a formare la maggioranza. Il primo è il Partito Nazionale, di ispirazione liberale e conservatrice, che ha ottenuto un maggior numero di seggi alle ultime consultazioni. Il secondo è il Partito Laburista, partito di centrosinistra che ha al momento la maggioranza ed è guidato dalla prima ministra Jacinda Ardern.
Al momento la prima ministra è molto popolare sia in patria sia all’estero: la sua leadership efficace in momenti critici per la Nuova Zelanda, come l’attentato del suprematista bianco contro due moschee a Christchurch nel marzo 2019 e l’emergenza Covid-19. La Nuova Zelanda è stato tra i primi Paesi a raggiungere gli zero contagi.
Insieme alle elezioni per il rinnovo del Parlamento si svolgeranno anche un referendum confermativo sull’eutanasia e uno non vincolante sull’uso personale di cannabis.
Elezioni autunno 2020: America Latina
Chiudiamo il nostro viaggio intorno al mondo con il Centramerica e il Sud America. In quest’area del mondo i riflettori sono puntati sul Venezuela: entro fine 2020 bisognerebbe svolgere le elezioni per il rinnovo dei membri dell’Assemblea Nazionale, ma non è una certezza, visti i gravi problemi del Paese e la mancanza di garanzie democratiche. L’Assemblea Nazionale è l’ultimo organo rimasto nel Paese dove le opposizioni si possono esprimere, ma è comunque controllato dal presidente Maduro.
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