C’è sempre un certo grado di impiccio nel portare su qualche schermo le storie di immigrati. Bisogna addentrarsi nel campo minato degli stereotipi, schivarli, e una volta individuata la via giusta resistere alla tentazione di correre all’eccesso opposto, quello dei ritratti agiografici e della santificazione. In questo senso Stateless, la […]