Mondo del lavoro e ITS

Mondo del lavoro e ITS: la formula giusta 83 volte su 100

Mondo del lavoro e ITS, meglio noti come istituti tecnici superiori, non sono realtà poi così lontane, ma sempre più prossime. Finiti i cinque anni di liceo, oltre a cercare direttamente lavoro o iscriversi a un corso universitario, è possibile specializzarsi in un percorso alternativo post diploma, in grado di rivelarsi davvero utile e spendibile a livello professionale. Una formula che, dati alla mano, 83 volte su 100 funziona davvero.

Mondo del lavoro e ITS: che cosa sono

Un istituto tecnico superiore è un tipo di scuola italiana di alta specializzazione tecnologica, a cui possono accedere tutti coloro in possesso di un diploma. Quando si  parla di mondo del lavoro e ITS il collegamento non è sempre immediato, in realtà l’ITS rappresenta quel livello di formazione terziaria avente  uno scopo di tipo professionalizzante. Forma figure denominate “tecnici superiori” che sono specializzati in determinate aree tecnologiche.

Mondo del lavoro e ITSGli ITS sono stati la prima esperienza in Italia di un’offerta formativa post-secondaria non universitaria professionalizzante simile ad alcune realtà europee. Alcuni esempi: le Fachhochschule (trad. “scuola di alta formazione“) tedesche o il Brevet Technicien Supérieur (trad. “licenza di tecnico superiore“) francese, accomunate dalla caratteristica di cercare di favorire l’inserimento diretto nel mondo del lavoro. Mondo del lavoro e ITS rispondono infatti alle richieste aziendali, sempre più bisognose di personale con formazione terziaria non universitaria, dotato di un’ esperienza pratica e mirata. Questa tipologia di istituto viene concepita come il naturale proseguimento di un precedente percorso formativo svolto in alternanza scuola-lavoro, in grado di permettere e garantire una formazione continua.

Istituti ITS: come si accede

Mondo del lavoro e ITS: uno dei punti interrogativi più ampi, assodata l’esistenza di questa terza via formativa, è il come accedervi. L’accesso a questo tipo di percorsi è garantito, oltre che dal possesso di diploma di istruzione secondaria superiore oppure di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale integrato da un corso annuale di istruzione e formazione tecnica superiore, anche da una buona conoscenza dell’informatica e della lingua inglese, certificate da una preselezione.

Tali corsi hanno una durata di almeno quattro semestri, circa 1.800/2.000 ore, ma si possono istituire percorsi di sei semestri in convenzione con le università. L’offerta formativa degli ITS cerca di rispondere alla domanda delle imprese di figure con competenze tecnico-pratiche direttamente spendibili. Prevede diverse tipologie di attività: laboratori professionali, tirocini anche all’estero, obbligatori per almeno il 30% del numero di ore complessivo. Il titolo ha valenza europea poiché è associato ad un EUROPASS diploma supplement. A chi ha frequentato almeno 80% del corso e superato la verifica finale l’ente dell’ITS rilascia un diploma tecnico superiore. 

Mondo del lavoro e ITS: i dati

Secondo il Miur, o meglio l’INDIRE, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativi, l’83% degli iscritti ad un ITS trova lavoro entro un anno dal termine del percorso di studi. Se poi si guarda più da vicino “nella Meccatronica della Lombardia arriviamo anche al 95%“, così Monica Poggio, amministratore delegato di Bayer Italia e presidente di Fondazione lombarda, in un’intervista rilasciata al «Corriere».

Mondo del lavoro e ITSEd è anche per questo che nel tempo gli ITS si sono moltiplicati. Ad oggi le centoquattro Fondazioni ITS, distribuite su tutto il territorio nazionale, sono suddivise in sei aree tematiche: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, tecnologie della informazione e della comunicazione. Almeno il 30% delle ore di didattica viene fatto in azienda, con docenti provenienti dal mondo del lavoro. Per questo la connotazione è molto professionalizzante, con una flessibilità didattica che nasce dal forte legame con il sistema produttivo territoriale e dal partenariato tra enti e aziende. In Lombardia, ad esempio, la Fondazione Meccatronica può contare su centoventotto soci, a stretto contatto con il 60% aziende del territorio.

Mondo del lavoro e ITS sembrano rappresentare i nuovi bisogni aziendali, sempre più in contatto con il mondo reale. Un’offerta didattica in aggiornamento e rimodulata secondo le nuove esigenze, in grado di porsi un passo in avanti.

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