Classica commedia francese farcita di riferimenti culturali alla nazione e un umorismo tutto da capire, Cena tra amici è una pellicola in grado di offrire uno spaccato di vita quotidiana in cui tutti possiamo facilmente immedesimarci. Ma se fino a poco tempo fa, la situazione e le abitudini descritte nel film erano qualcosa all’ordine del giorno, con il periodo di stop che ha messo in pausa il mondo e le relazioni sociali, possiamo cogliere da questa pellicola qualcosa di nuovo. Le cene in compagnia, battibecchi compresi, ci erano mancate così tanto?
Una risata amara
Cena tra amici (Le Prénom in lingua originale) è un film del 2012, nato dalla regia di Alexandre De La Patellière e Matthieu Delaporte, che ricalca in tutto e per tutto i tratti della commedia: nel clima familiare di una cena, quello che dovrebbe essere sinonimo di un’atmosfera rilassata e tranquilla, si trasforma ben presto in delirio. Tutto parte da una “burla”, uno scherzo di cattivo gusto per meglio dire: Vincent, fratello della padrona di casa, comunica al resto degli ospiti il nome scelto per il proprio figlio e subito si scatena il panico.
Sì, perché la scelta è ricaduta sul nome Adolphe: bello, certo, ma che riporta immediatamente a riferimenti scomodi, come gli altri commensali cercano di fargli notare. Vincent è irremovibile, il figlio è suo e decide lui. Da questo punto in poi, le cose degenerano, mettendo in tavola altri argomenti pungenti che finiscono per rovinare la cena e mettere in discussione i rapporti di una vita.
Nulla di scontato
Il film potrebbe sembrare una commedia come tante, creata ad hoc per farsi qualche risata: con lo sviluppo della trama, è chiaro però come la pellicola sia anche in grado di offrire nuovi spunti di riflessione sulle relazioni sociali che decidiamo di costruire nella nostra vita.
I mesi appena trascorsi, ognuno nella propria casa, possono aiutarci a scoprire ulteriori punti di vista e comprendere ancora meglio il significato della pellicola. Se prima una cena poteva apparire a tutti come qualcosa di scontato e all’ordine del giorno, oggi invece è un evento speciale e un’occasione di ripartenza dopo lo stop della quarantena.
Alle strette
Nell’ultimo periodo abbiamo tutti sentito la mancanza di un pasto insieme alla nostra famiglia, ma, si sa, i parenti non te li scegli: spesso, per la maggior parte delle persone, le cene in famiglia sono quasi un peso, un obbligo da assolvere. A volte vorremmo soltanto scappare via da un tavolo in cui ci sentiamo messi alle strette, spesso giudicati o sotto esame senza un apparente motivo. E se dovessimo scoprire che le persone da cui siamo stati lontani non ci sono poi mancate così tanto? Esilarante, ma in alcuni casi tremendamente vero.
Cena tra amici visto dopo il lockdown ci fa rivivere quei momenti in compagnia attorno a un tavolo che sembravano ormai lontani, ma di cui non sempre abbiamo sentito la mancanza. Capita spesso, le cene in famiglia sono anche sinonimo di imbarazzo per molti: domande scomode, il parente di turno che sa essere sempre fuori luogo e argomenti su cui è meglio stendere un velo pietoso. Cena tra amici rappresenta bene questo tipo di situazioni, rischiando di mandare all’aria anni e anni di amicizia e relazioni (apparentemente) stabili.
Tutto è bene quel che finisce bene
Nessun litigio o incomprensione è per sempre però e alla fine tutto sembra finire per il meglio. Ciò accade anche nelle nostre vite. Sebbene i momenti di disagio non manchino e il più delle volte i nostri parenti non facciano altro che innervosirci, con il passare del tempo è naturale imparare a sopportarli, volenti o nolenti.
La famiglia non si sceglie ma, nonostante gli innumerevoli contrasti, a volte è possibile anche apprezzare le stranezze e le fisse dei nostri parenti. In Cena tra amici tutto nasce da un piccolo contrasto, apparentemente di poco conto. Basta poco, e il clima della serata si guasta: come accade per i protagonisti del film, ci basta altrettanto poco per capire che in fondo, anche se costa fatica, la nostra famiglia è insostituibile, nel bene e nel male.