Ad ogni pittore il suo segno zodiacale (Parte 1)

Quante volte vi è capitato di presentarvi e, nel proseguo della conversazione, sentirvi dire: “Di che segno sei?”. Beh, il quantitativo è più alto di quanto si pensi e, personalmente, il segno dello Scorpione fa storcere il naso a molte persone. Ecco perché nasce questa piccola rubrica, rivolta a chi crede fermamente negli astri e nelle stelle, ma anche a chi è solo curioso di scoprire quale segno zodiacale si cela dietro grandi firme del mondo dell’arte. In una combinazione di arte e astronomia: ad ogni artista il suo segno! E se è scattata la curiosità, ecco a voi i primi sei segni zodiacali.

Ariete

Il primo segno di fuoco dello Zodiaco è proprio questo: Ariete. Sempre all’opera, creativo e passionale, questo segno ha diversi pregi: dolcezza, affettuosità, forza di volontà e spirito d’iniziativa. Tuttavia, come ogni segno, anche Ariete nasconde qualche difetto. In primis, la sua testardaggine. È noto, infatti, il suo modo agire d’impulso, accompagnato da decisioni spesso troppo immediate. Ma come difetto si affaccia anche l’irrequietezza, oltre all’ostinatezza, la ferma convinzione che le proprie idee siano sempre le migliori.

E facendo una veloce ricerca su quali figure dell’arte condividano tale segno, i risultati parlano chiaro: Leonardo da Vinci, Raffaello, Van Gogh, Francisco Goya e Joan Mirò. Scopriamo di più su uno di loro!

Leonardo da Vinci: una panoramica

Nato il 15 aprile 1452, questo artista è accompagnato da una brillante scia di celebrità. Così nell’archivio artistico dello Sbuffo emergono diversi articoli in suo onore. Per esempio in occasione del 9 maggio 2019, per il suo cinquecentesimo anniversario (clicca qui per leggere), oppure per l’originalissima mostra in 3D tenutasi alla Fabbrica del Vapore (clicca qui per leggere).

Così l’intramontabile Leonardo di Ser Piero da Vinci, lungo i suoi sessantasette anni di vita, è stato la bandiera più alta del Rinascimento. E forse è l’artista più completo che sia mai esistito, con una collezione si svariati interessi tra cui musicista, botanico, inventore, architetto, pittore, scultore, ingegnere. Insomma, Leonardo era un tuttofare, sempre all’opera e mai sazio.

L’evoluzione creativa del genio

Il genio iniziò subito il suo cammino nell’arte. All’età di 14 anni, infatti, ebbe come maestro il grande scultore Andrea del Verrocchio. Ovviamente, il lavoro alla sua bottega gli permise di conoscere le figure che costellavano la Firenze del XV secolo: Botticelli, Perugino e Ghirlandaio. Inoltre, dopo aver incontrato il matematico e astronomo Paolo dal Pozzo Toscanelli, Leonardo decise di dedicare quattro anni della sua vita allo studio della scienza. Ma è il 4 gennaio 1478 il magico giorno in cui il genio riceve il suo primo vero incarico pubblico.  Si tratta della realizzazione di un’opera pittorica per il Palazzo della Signoria, con il guadagno di 25 fiorini. Il problema? Non porterà mai a termine la commissione, delegandola a Filippino Lippi.

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Leonardo Da Vinci, Vergine delle rocce, 1483-1486, Olio su tavola, Versione conservata alla National Gallery (Londra)

Ecco dunque che l’impulso e l’immediatezza forgiano il suo carattere imprevedibile. Così Leonardo cerca nuove ispirazioni e, abbandonata la Firenze dei Medici, si trasferisce a Milano, sotto il potere di Ludovico Sforza. La sua permanenza è da segnarsi dal 1482 al 1499, che include gli anni in cui Leonardo creò  le sue opere più conosciute, quali La Vergine delle Rocce, L’Ultima cena  L’uomo Vitruviano. Ma ecco irrompere sulla scena i francesi, che portano Leonardo a girare un paio di città: Mantova, Venezia, per poi ritornare a Firenze.

Tra il 1503 e il 1504, a corto di soldi e dopo troppe peregrinazioni, Leonardo dipinge la sua opera più importante e invidiata da tutti: La Gioconda, rappresentazione di Lisa Gherardini, moglie di Francesco Giocondo. Ma la sua vena creativa non si presta solo all’arte. Così, tra le invenzioni più rivoluzionarie e assurde che questo artista ci ha lasciato, ricordiamo: un paracadute, un elicottero, un leone meccanico, un’astronave, un’astronauta. Insomma, non si può dire proprio niente di più e niente di meno: viva Leonardo, l’eterna creatività e lo spirito d’iniziativa!

Toro

Il Toro è il  primo segno di terra, le cui caratteristiche e qualità principali sono: stabilità, pazienza e resistenza. Tutti coloro che sono nati sotto questo segno, infatti, possiedono i valori della realizzazione e della calma, e si riconoscono come persone tranquille ed equilibrate. In qualunque ambito lavorativo, quindi, la loro ambizione li porterà a brillare. Allo stesso tempo, però, anche questo segno è caratterizzato da determinati difetti. Tra di essi: lentezza e ostinazione. Chi sono gli artisti nati sotto questa stella? Beh, per citarne solo qualcuno: Salvador Dalì, Keith Haring, Eugene Delacroix e William Turner.

Salvador Dalì: l’eccentrico artista surrealista

Lo spagnolo Salvador Dalì di distingue come uno degli artisti più importanti del XX secolo, esponente del Surrealismo, che nei suoi dipinti ha dato vita ad incubi e sogni dell’inconscio. Ritenerlo solo un pittore, però, è troppo riduttivo per tutto ciò che ha fatto. La sua determinazione e passionalità artistica lo hanno infatti incorniciato anche come scultore, cineasta, sceneggiatore, designer, scrittore e fotografo.

E a un personaggio così eccentrico si accompagna una vita turbolenta sin dalla nascita. Suo fratello maggiore muore di meningite 9 mesi prima che l’artista nasca, per questo motivo i genitori si convincono che il piccolo Dalì sia solo una reincarnazione del fratello. L’esordiente artista viene però iniziato sin da subito al mondo dell’arte. A 16 anni, infatti, il papà organizzò una prima mostra dei suoi disegni a carboncino. Successivamente, Dalì s’iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Madrid, ma da qui venne cacciato nel 1926. Come mai? Si rifiutò di dare l’esame finale, poiché sosteneva che nessuno tra i presenti fosse abbastanza competente per giudicarlo.

Tra levrieri, orologi molli e Chupa Chups

E il suo caratterino lo porta presto nella capitale dell’arte, Parigi. Qui conosce Pablo Picasso, che stimava già da parecchio, e Luis Buñuel, con cui pubblicherà l’iconico film avanguardista Un chien Andalou (1926). E il suo impegno surrealista si riflette anche nella vita reale. Nel 1936, durante una conferenza a Londra, si presenta con due levrieri a guinzaglio e uno scafandro da palombaro sul capo.

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La persistenza della memoria, Salvador Dalì (1931, olio su tela)

E se pensiamo ai suoi capolavori pittorici, la sua opera più famosa è la Persistenza della memoria, all’interno del quale troviamo il suo oggetto simbolo: l’orologio. Questo si traduce nella sua celebre forma molle, in oggetti sparsi ovunque, indicanti la  memoria che perde consistenza e forza. Nel 1940, con l’inasprirsi del secondo conflitto mondiale, Dalì decide di volare oltre oceano, verso New York. Qui, viene accolto come come star. Collabora con Disney, disegna mobili, gioielli. Non solo, ma è suo il logo della Chupa Chups! 

Gemelli 

L’elemento dei Gemelli è l’aria, che, come il loro carattere, si distingue per la mutevolezza. Questo segno, infatti, è tra i più irrequieti esistenti. L’elemento che lo contraddistingue è la fretta: di fare, di pensare e disfare. Sono persone che ragionano molto velocemente per apprendere sempre più cose possibili. Tuttavia, la fretta è cattiva consigliera. E i Gemelli lo sanno bene. Se hanno in testa qualcosa, lo fanno, senza pensare minimamente al dopo. Tra i pittori più famosi nati sotto questo segno, ricordiamo: Diego Velázquez, Paul Gauguin, John Constable.

Diego Velázquez: l’elegante alfiere del ritratto

Diego Velázquez è stato uno dei più influenti pittori europei di epoca Barocca. Le sue opere, infatti,  hanno rappresentato una fondamentale fonte d’ispirazione di importanti artisti, quali Francisco Goya e Pablo Picasso. Velázquez nasce in una famiglia benestante, dedicando sin dall’inizio la sua vita all’arte e lavorando in diverse botteghe. Si trasferisce nel capoluogo spagnolo, Madrid, e proprio qui gli viene assegnato un appartamento e un incarico per il Re in persona. Arriva poi il 1628, anno fortunato in cui conosce il celebre pittore Rubens, che lo convince a viaggiare lungo la penisola italiana per scoprire i grandi maestri dell’epoca.

La sua fama è legata principalmente ai ritratti, poiché i suoi volti riescono subito a suscitare qualcosa in chi li guarda, proprio come quelli di Caravaggio. Velázquez ha infatti pennellate morbide e fluide, tant’è che tra il 1650/51, Papa Innocenzo X si lamentò per l’eccessivo realismo del ritratto realizzato per lui.

Tra le sue opere più famose, tuttavia, spicca La Venere allo specchio, in cui è chiarissimo l’influsso e l’influenza dell’arte italiana e soprattutto della Venere di Urbino di Tiziano Vecellio. Così qui si sprigiona la fiorente capacità di apprendere dell’artista e il suo amore per il viaggio e la mistica conoscenza di nuove realtà. Grazie alla sua pervasività, tantissimi artisti hanno avuto modo di confrontarsi e tratte ispirazione da lui, come Edouard Manet, che ha detto del pittore:

Quale gioia avreste provato nel vedere Velazquez. Da solo, vale il viaggio. I pittori di tutte le altre scuole, che sono intorno a lui al museo di Madrid, e molto ben rappresentati, sembrano tutti, in confronto a lui, dei rimasticatori. È il pittore dei pittori. 

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Venere allo specchio (1648), Diego Velàzquez

Cancro

Quarto segno dello zodiaco, il Cancro è molto legato alla dimensione intima della casa. Quelli nati sotto questo segno, infatti, soprattutto le donne, condividono un genuino senso materno che avvolge persone, piante, animali e oggetti. Il Cancro crede nelle tradizioni, tende infatti a essere molto patriottico e uscire ben poco dalla propria patria. Tra le sue caratteristiche principali c’è anche la tendenza a essere lunatico. Per non apparire così, quelli nati sotto questo segno hanno tante difficoltà a condividere i propri sentimenti, e tirarglieli fuori sarà una gran fatica! Gli artisti più famosi sotto questo segno? Gustav Klimt, Giorgio De Chirico, Edgar Degas, Camille Pissarro, Rubens, Amedeo Modigliani.

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Amedeo Modigliani: l’anima dell’artista maledetto

Pittore e scultore, Modigliani è ciò che più si avvicina alla figura dell’artista maledetto. Bello e passionale, ma povero e malato: queste saranno le grandi pecche della sua vita. Con un cuore grande e un corpo fragile, a soli 16 anni si ammala di tubercolosi, malattia che lo costringerà ad abbandonare la scultura per non respirarne le polveri. Nasce a Livorno, ma a 22 anni si trasferisce a Parigi, nel quartiere di Montmartre che all’epoca pullula di artisti e movimenti artistici.

La prima mostra di Modigliani dura poche ore: il capo della polizia, scandalizzato dai celebri nudi del pittore, decide di farla chiudere per oscenità. I suoi ritratti si librano infatti su colli lunghi, mani sul grembo, occhi socchiusi. L’artista riesce così a cogliere l’essenza dei suoi soggetti, con un’eleganza senza tempo.

La sua fragile esistenza, così promettente di sogni e aspirazioni, si spezza a soli 36 anni a causa di una meningite. Al suo fianco c’è la moglie Jeanne Hebuterne, allora al nono mese di gravidanza, con cui Modigliani scrive una delle più romantiche e tragiche storie d’amore dell’arte. Alla notizia della morte dell’amato, infatti,  la donna non riesce a sopportare il lutto e si suicida, portandosi via con sé anche la vita del piccolo che porta in grembo. Le loro spoglie, dal 1930, vengono riavvicinate nel cimitero di Père-Lachaise, chiudendosi in un intimo e delicato ritratto familiare.

Leone

Forza di volontà: è questa la parola chiave per tutti coloro nati sotto il segno del Leone. Questo, come l’animale che lo rappresenta, ha una sicurezza notevole di sé stesso. Come il suo collega Ariete, è un segno dinamico, veloce, ma meno impulsivo, contraddistinto da una peculiare calma. La sua grande sicurezza, tuttavia, lo porta alcune volte ad essere al centro della situazione, senza però eccedere. Tuttavia è anche coraggioso e generoso, soprattutto in amore. Gli artisti più celebri nati sotto questo segno sono: Jean Baptiste Camille Corot, Giorgio Vasari, Gustave Caillebotte, Andy Warhol. Conosciamo meglio il re della Factory!

Andy Warhol: la rivoluzione Pop della Factory

Artista più conosciuto della Pop Art, Andy Warhol scrive l’evoluzione artistica della seconda parte del Novecento. La sua tecnica riposa sulla serializzazione estetica, che lo porta a riprodurre stessi soggetti con diverse tecniche, fino a svuotarli di significato. L’artista, infatti, sostiene che l’arte debba essere svuotata, così come per qualsiasi altra cosa. Tra le sue opere più importanti ricordiamo dunque le coloratissime serigrafie di Marilyn Monroe e i barattoli di zuppa Campbell in iconiche costellazioni di consumismo.

Tra poesia, cinema e musica

È stato anche autore di lungometraggi sperimentali. In uno di questi, Sleep (1963), viene presentato un uomo dormiente per ben 5 ore e 20 minuti. Non solo, ma la sua anima poliedrica e viscerale si estende anche al mondo della musica, con celebri collaborazioni alle copertine di Velvet Underground e Rolling Stones.

Negli anni Sessanta, poi fonda la celeberrima Factory, scrigno creativo e luogo d’incontro di celebri volti dell’arte, della letteatura e della musica, come il poeta Allen Ginsberg, il pittore Jean Michel Basquiat e il menestrello del rock,  Bob Dylan. Oltre che per l’arte, questo luogo è famoso anche per le sue feste trasgressive e all’avanguardia. La grande visibilità di Warhol lo mette però anche in pericolo.  Nel 1968, infatti, la scrittrice Valerie Solanas tenta di uccidere l’artista. Il temperamento di Warhol lo salva a fatica, ma da quel giorno non sarà mai più lo stesso.

 

Vergine

La precisione contraddistingue invece i nati sotto il segno della Vergine. Sono altruisti e amano l’ordine, in maniera quasi maniacale. Tuttavia, devono imparare a moderare il senso critico nei confronti altrui e non aspettarsi sempre troppo. A questo segno piace l’atteggiamento da vittima, ma non in modo eccessivo. La sua meticolosa precisione lo porta però a essere un segno affidabile_ gli si possono affidare tutti i compiti e avere la certezza che verranno conclusi a dovere. Quali sono gli artisti nati sotto questo segno? Jacques-Louis David, Caspar David Friedrich,  Mario Schifano.

Caspar David Friedrich: l’uomo del sublime 

Friedrich nasce nel 1774 in Germania, ed è  il sesto di dieci figli. Tuttavia la sua vita si radica in una genesi dura e triste, perde la mamma a sette anni e successivamente viene a mancare la sorella a soli venti mesi, mentre al compimento dei diciassette anni, il pittore perde anche la seconda sorella. Sin da subito, quindi Friedrich deve saper tenere le redini della famiglia, mostrando un forte temperamento.

Le tragedie della sua famiglia dimostrano così come la morte sia una delle tematiche a lui più vicine. Così come la natura, grande protagonista del Romanticismo. Ma nel 1787, il suo rapporto con la natura s’incrina. Mentre stava pattinando su un lago ghiacciato, il pittore cadde nelle gelide acque, ma venne salvato dal fratello che, per lo sforzo, annegò e morì. Anni dopo, questo episodio ispirerà una delle sue opere più simboliche, Il mare di ghiaccio (1823-1824).

 

L’eterna ispirazione della natura tra gioie e dolori

L’artista si avvicina quindi alla sua massima espressione estetica, la pittura, pochissimi anni dopo. Questi furono decisivi poiché, unendo la passione per la teologia a quella per l’arte, Friedrich iniziò a formare il suo stile. La sua nuova sede è Dresda, dove frequenta poeti, letterati e artisti. Nel 1818, poi, si sposò con una ragazza di umili origini, da cui ebbe tre figli. Da questo momento in poi, si ispirerà sempre di più alla natura.

È proprio in questi anni, infatti, che dipingerà la sua opera più famosa: Viandante sul mare di nebbia (1818), in cui si traduce l’ipnotica estetica del sublime. Tuttavia la sua vita si chiude nella tragica maniera con cui ha avuto inizio. Malato, debole e depresso, Friedrich muore nel 1740, ma le sue opere vivono ancora fino ad oggi.

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Caspar David Friedrich: Frau in der Morgensonne G45

In questo primo articolo abbiamo così dato un volto ai primi sei segni zodiacali, svelando qualche mistero e curiosità su alcuni pittori amati e conosciuti.  Non perdetevi quindi la seconda parte, in cui parleremo degli ultimi segni zodiacali: Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci! Chi saranno i protagonisti?


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