Il giorno in cui ci siamo lasciati una nave è naufragata. In origine le navi erano due. Solcavano le onde una a fianco all’altra, osservavano la stessa luna di notte e si nutrivano della medesima brezza pungente di giorno. I timonieri delle due navi guardavano insieme verso l’orizzonte, ed entrambi […]
fine
Mi svegliai come ogni mattina al suono della sveglia: 7.20. Maledizione, mi ero scordata di spegnerla la sera prima: era domenica. La spensi e mi rigirai sull’altro fianco. Dormii ancora un’oretta, poco profondamente, prima di aprire definitivamente gli occhi. Eddy mi aveva lasciata. Mi aveva lasciata, la sera prima. Da […]
Per alcuni la fede da sola non basta. Per dirla con Pietro Abelardo: “Non si deve credere in nulla se prima non lo si è capito.” L’idea è che la fede dev’essere preparata o supportata da argomenti razionali. Bisogna, insomma, essere in grado di dimostrare quantomeno l’esistenza di un’entità superiore, prima […]
Il tempo passa e siamo orme sulla neve, pronti a scomparire. Distratti andiamo avanti e non vediamo che le tracce ci lasciano già soli. Fermi o di corsa, la fine è la stessa, il vento ci spazzerà via. Guardo in alto: dovrà esserci un modo per volare come le aquile. […]
La tua barca lascia il mio porto. Il suo riflesso rimpicciolisce nei miei grandi occhi umidi. Un’alba spenta si rassegna a sorgere. Il sole si nasconde e si attarda dietro l’orizzonte. Non è un’aurora, ma un crepuscolo a posarsi su di noi. Va’ allora, torna in Patria. Cresci la tua […]
Quando ci siamo visti per l’ultima volta io ti ho chiesto un abbraccio. Non per portare qualcosa di te dentro di me ma, al contrario, per portare qualcosa di te via da me. So com’erano i nostri abbracci, lo so bene: la tua anima impressa sulla mia, noi due così […]
Nathaniel Hawthorne nasce nel 1804 in Massachusetts e muore a soli 60 anni nel Plymouth. La sua famiglia era una delle più antiche e influenti della colonia puritana, per questo motivo fu educato nelle scuole più prestigiose. La scrittura fin da subito fu la sua più grande passione giacché aveva […]
di Ivan Ferrari . Ti ricordo nel coltivo del pallore piegare le spighe con le mani tese incontro al margine verde del maggese posandomi grandi occhi neri sul cuore. . Ricordo i fruscii, le trasparenti voci di stoffe molli al centro dei tuoi incroci Ricordo quel tuo timido palpitare, profumo […]