È il 26 agosto del 1950: è un’estate afosa a Torino. Non c’è amico che risponda alle telefonate di Cesare Pavese, per passeggiare, fumare, anche in silenzio. Lo scrittore si trascina come un animale ferito in una camera d’albergo. Inghiotte il contenuto di numerose cartine di sonnifero: come una commessa […]
Il mestiere di vivere
1 articolo