Teodolinda, figlia di Garibaldo, duca di Baviera, entra ufficialmente nella storia altomedioevale il 15 maggio 589, quando a Verona, con una cerimonia sfarzosa, sposa Autari, il re dei Longobardi.
Benvoluta sia dal popolo che dai grandi dell’epoca, a lei è riconosciuto il merito di aver favorito l’integrazione tra il popolo Romano e quello Longobardo. Grazie alla conversione alla fede cattolica e ai buoni rapporti con Papa Gregorio Magno, la regina ha assicurato anni di benessere e pace ai territori da lei governati dopo la morte del marito.
Il popolo, colpito dalla sua straordinaria bellezza e eleganza, ne celebra la magnificenza attraverso leggende, tra le quali la più famosa è quella legata alla nascita del nome moderno della città di Monza e alla costruzione del Duomo.
In seguito al sogno la regina Teodolinda mantiene la promessa e fa erigere una cappella con pianta a croce greca, della quale oggi rimangono solo alcuni muri. Alla sua morte, il corpo viene tumulato nella cappella che non è ancora stata terminata; oggi le spoglie della regina dei Longobardi si trovano in un sarcofago all’interno del Duomo di Monza, in una cappella conosciuta proprio con il suo nome. Le pareti della cappella sono affrescate con scene di vita della regina, compreso il sogno e l’apparizione della colomba, realizzate dai fratelli Zavattari nel XV secolo, in base alle cronache narrate da Paolo Diacono.
Nello stesso luogo è conservata anche la leggendaria Corona Ferrea, fatta realizzare per volere della regina. Il mito narra che sia impreziosita da un chiodo proveniente della croce di Cristo, ribattuto a forma di lamina circolare e che questo non si sia mai arrugginito.