Nonostante i molti progetti e le aspettative, la vita rimarrà sempre imprevedibile e non procederà mai completamente sulla strada che avevamo pensato di percorrere, ma prenderà deviazioni e ci porrà davanti a dei bivi. “Fuoristrada”, documentario ed opera prima di Elisa Amoruso, esemplifica perfettamente i percorsi tortuosi a cui i destini sono costretti.
Giuseppe Della Pelle è un meccanico che lavora e vive a Roma, nel quartiere San Giovanni. È un appassionato di rally e campione, il suo nomignolo quando scende in pista è “Girello” per via delle sue abilità alla guida. Giuseppe, detto Pino, un giorno deciderà che quella non è la vita che fa per lui, o meglio è la vita che fa per lui, ma vorrebbe essere una lei, Beatrice. Si vestirà da donna, assumerà ormoni e continuerà a fare quello che ha sempre fatto e ad occuparsi della sua passione: i motori.
Nella vita di Beatrice, transgender coraggiosa, entrerà a far parte anche Marianna, la badante rumena che si occupa di sua madre. Tra di loro è amore a prima vista e Marianna non si farà intimidire, non si allontanerà da Pino per questa sua scelta, anzi, necessità, ma lo supporterà in tutto e per tutto fino a diventare sua copilota nelle gare di rally. Beatrice legherà molto anche con Daniele, figlio di Marianna, fino a ricoprire un ruolo più importante del padre naturale, da cui la madre è scappata dopo le violenze subite.
Una storia di questo tipo non ce la saremmo mai aspettata ambientata in Italia, in una borgata, eppure è così; questa storia è italiana e vera, perchè questo documentario, senza prendere una posizione e senza chiedere allo spettatore di prenderne una, entra nel quotidiano di questa famiglia diversa dalle solite, non convenzionale, ma che ha tutti i requisiti, tra cui l’amore il più importante.
In questo cinema della realtà che ormai allo spettatore piace perchè indaga nel quotidiano del vicino di casa e riesce a trovarne delle curiosità, lo sguardo della regista Elisa Amoruso rimane quasi muto, riporta la verità così come le appare davanti alla telecamera e senza interventi esterni, Deus ex machina o sotterfugi.
Infine, come nelle storie più convenzionali possibili, ci sarà un matrimonio. Beatrice e Marianna si sposeranno, dato che all’anagrafe risulta ancora come Giuseppe Della Pelle, ed in abito rosa, da favola Disney, coroneranno il loro sogno d’amore.