“Siamo sorvegliati…”

Il governo dispone di un sistema segreto, una Macchina, che ci spia ogni ora, di ogni singolo giorno. Lo so, perché l’ho costruita io. Ho ideato la Macchina per prevenire atti di terrorismo, ma vede ogni cosa. Crimini violenti che coinvolgono persone comuni, persone come voi. Crimini che il governo considera irrilevanti. E poiché loro non avrebbero agito, decisi di farlo io. Ma mi serviva un socio, qualcuno con le capacità per intervenire. Le autorità ci danno la caccia, lavoriamo in incognito. Non ci troverete mai. Ma che siate vittime o carnefici, se esce il vostro numero… noi troveremo voi.

Harold Finch

L’introduzione di questa spettacolare serie televisiva non lascia dubbi, soprattutto nei fan: parliamo di Person Of Interest, una science-fiction series di Johnatan Nolan (fratello di Christopher Nolan) ambientata nei giorni nostri, in cui una Macchina sorveglia in segreto il mondo ed è in grado di prevedere crimini come aggressioni e omicidi in tempo, inviando il codice di previdenza sociale dei soggetti coinvolti, senza però specificare se si tratti di vittime o carnefici. Di fatto, questa Macchina è libera di pensare e ragionare. Il brillante inventore Harold Finch (Michael Emerson), oltre ad averla costruita a seguito dell’11 settembre 2001, si impegna a salvare le persone che la Macchina ritiene “rilevanti”: non solo alte cariche, ma persone comuni. Con l’aiuto dell’ex agente della CIA, John Reese (Jim Caviezel), Harold sfrutta le proprie conoscenze tecniche per supportare il suo compagno durante delle missioni rischiosissime, in mezzo a malavitosi e poliziotti corrotti che danno costantemente la caccia ai due vigilanti per prendere il controllo della Macchina.

In questo clima di spionaggio action, altri personaggi affiancano Harold e John: i detective Joss Carter e Lionel Fusco (Taraji P. Henson e Kevin Chapman), l’ex operativa Sameen Shaw (Sarah Shahi) e la hacker nota come “Root” (Amy Acker).
Suddivisa in cinque stagioni, la serie Person Of Interest ha vantato di un successo quasi inarrivabile negli Stati Uniti, tanto da spingere i fan ad aprire una petizione per salvarla dalla chiusura. Il finale lascia un “forse” in sospeso e molti sperano in una ripresa degli episodi un giorno o l’altro.
La serie è ricca di colpi di scena, attimi concitati, battute, scene che si possono definire comiche e intere puntate di profonda tristezza. Inoltre, quasi in ogni puntata vengono introdotti personaggi che possono apparire secondari inizialmente, e che acquistano ruoli sempre più fondamentali nell’evolversi della trama.

In questo clima Deus Ex Machina, la domanda che sorge spontanea rimane “chi custodirà i custodi?”. John e Harold non sono gli unici a vigilare: l’HR (Human Resources) dà loro la caccia grazie al supporto delle agenzie governative che rivogliono il controllo sulla Macchina, mentre il capomafia Elias (Enrico Colantoni) vive un rapporto di amore-odio con John, per il quale nutre comunque un senso di rispetto. Infine, una misteriosa agenzia nota come “Decima“, cerca la versione alfa di una seconda macchina, definita SAMARITAN. Una versione primordiale e meno coscienziosa della sua controparte creata da Finch. Lo scontro tra le IA diventa sempre più incalzante con il trascorrere del tempo, fino alla resa dei conti nella quinta stagione.

Il tema di POI è molto spesso confuso con una serie fantascientifica molto distaccata dal nostro mondo, ma non è così. Immaginiamo che una Macchina sia in grado di accedere a ogni videocamera sul pianeta Terra e che questo sistema sia utilizzato per controllare le nostre mosse; non solo è uno scenario possibile, ma potrebbe già essere stato realizzato. Come i creatori della serie hanno ripetuto più volte, le persone vogliono essere controllate ma non vogliono sapere come.
E se la Macchina esistesse davvero?


Fonti

Wikipedia

Crediti

Copertina

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.