I sogni censurati
-minori accompagnati
nei migliori dei casi-
rivelano frainteso
il mio amore per te.
Sogni di carne viva
e d’urlante sudore
compongono fedele
il corpo ieri sfiorato,
fioriscono vietati
i tuoi seni cangianti.
Infiamma deleterio
il sole del Salento
che tu incarni divina:
pelle d’oliva palpita
viziata dal tuo mare.
Ma a me resta l’amaro
risveglio nella notte
che si prospetta eterna.
Tu che dormi lontana
in luoghi a me ignoti
-quanto desiderati-
mai saprai del tormento
su cui, stanco, fantastico
con parole assonnate.