La conversazione di Henri Matisse

“Ho sempre considerato il disegno come un esercizio di particolare abilità, ma soprattutto come un mezzo per esprimere sentimenti intimi e stati d’animo: mezzi semplificati per dare maggiore semplicità maggiore spontaneità d’espressione.”

Questo è ciò che è arte per il noto pittore Henrie Matisse, ed è proprio questo ciò che ritroviamo nelle sue opere. L’arte è espressione, manifestazione di una propria interiorità e condizione che attraverso la forma e il colore arriva empaticamente a chi la guarda. Henri Matisse nacque a Le Cateau Cambresisi il 31 dicembre 1869 e morì a Nizza il 3 novembre 1954. Tra i più famosi artisti francesi del ventesimo secolo, fu oltre che pittore anche illustratore e scultore.

L’artista partiva dal reale per rappresentare momenti di vita quotidiana che nella loro banalità avevano un forte impatto. Il circostante, infatti veniva rappresentata nella maniera più semplice possibile con figure appiattite dai contorni marcati e colori sgargianti. Egli lavorava per lo più nell’ambiente familiare e si avvicinò nel corso del tempo sempre più all’astrattismo, mediante la tecnica del collage su carta. Nota è anche la tecnica definita “dipingere con le forbici” utilizzata per la serie “Nudi Blu“. Si tratta di composizioni figurative a collage a una o più colori, e le figure che venivano successivamente incollate, erano preparate con contorni scuri. Caratteristico, inoltre, era l’uso dei colori che venivano utilizzati in tutta la loro brillantezza, vivacità e intensità. La forte valenza decorativi era accentuata dall’utilizzo della bidimensionalità, molto vicina al primitivismo italiano. Tutti questi elementi sono i caratteri essenziali di uno dei più bei dipinti dell’artista La conversazione.

L’opera è stata realizzata tra il 1909 e l’inizio del 1912. E’ un olio su tela di 177×217 cm conservato allo State Hermitage Museum a San Pietroburgo. Il quadro rappresenta un momento tanto semplice quanto carico di emotività che coinvolge inevitabilmente chiunque lo guardi. Si tratta infatti del saluto che l’artista rivolge alla moglie Amelie al mattino. Le due figure risultano piatte un a di fronte all’altra con allo sfondo una finestra dal quale si scorge un paesaggio naturale.

Cio’ che fa la differenza è proprio l’utilizzo del colore che nei suoi contrasti gioca un ruolo decisivo nella carica emotiva. La disposizione dei personaggi non è casuale ma studiata in relazione a questo fine. L’espressione, infatti, non risiede nella passione improvvisa di un volto che apparirà attraverso un movimento violento, ma è tutto giocato sulla disposizione del quadro, sui vuoti e le proporzioni.

Credits:

fonti: studio da parte dell’autrice

foto: www.pinterest.com

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