Canale Monterano, quando lo sport si unisce alla tradizione

Canale Monterano è un paese di poco più di quattromila abitanti che sorge nell’alto Lazio, in provincia di Roma. L’area a nord della capitale, geograficamente parlando, è caratterizzata da formazioni vulcaniche che danno vita a molti laghi, come ad esempio quello di Bracciano. La zona è anche nota per le solfatare, che si trovano all’interno della Riserva naturale regionale di Monterano, nei pressi del paese, e sono individuabili lungo il percorso che lo attraversa anche per il forte odore che si avverte.

Le tradizioni e le festività di Canale Monterano sono strettamente legate alla tradizione contadina, che continua a caratterizzarne l’economia.

Questo attaccamento all’agricoltura ed ai prodotti del territorio si riversa in modo goliardico e sportivo nella Corsa del Bigonzo: una manifestazione che si tiene a fine agosto in occasione dei festeggiamenti dei partoni San Bartolomeo Apostolo e Santa Calepodia, che è stata ripresa dalle tradizioni dei Baccanali, antichi eventi propiziatrici per una buona vendemmia.

Tutto inizia con il Bando del Palio e con il Corteo Storico che sfila nella via principale del paese, composto da 200 figuranti vestiti con costumi d’epoca medioevale, accompagnati da sbandieratori e suonatori.

Alla fine di questo spettacolo suggestivo la strada viene sgomberata dalla folla per la preparazione alla corsa. Ognuna delle sei Contrade mette in campo una squadra, composta da quattro barellieri, che dovrà correre, disputando batterie ad eliminazione diretta, sui 135 metri del corso portando in spalla la Barella col Bigonzo, l’attrezzo con recipiente in legno utilizzato in tempi passati per la vendemmia, di un peso minimo di 40 Kg. La Contrada che trionfa conquista il Palio.

Una manifestazione puramente sportiva, dal momento che per riuscire a gareggiare bisogna avere una preparazione atletica da centometrista. Non solo, è necessario un notevole coordinamento tra i quattro barellieri per riuscire ad essere veloci, non fare traiettorie inutili, e magari far cadere il Bigonzo. Accanto all’aspetto sportivo c’è tutto il folklore che si esprime prima e dopo la corsa. Una realtà piccola, ma abbastanza unica nello scenario italiano, che rende vitale un borgo che ha tanto da offrire anche dal punto di vista gastronomico. Inoltre, in controtendenza rispetto a molti paesi di provincia, ha una popolazione in crescita e relativamente giovane.

Insomma un modello che funziona e valorizza il territorio, che probabilmente dovrebbe essere preso come esempio anche da altri comuni del nostro bel paese.

 

Fonti:

http://www.comune.canalemonterano.rm.it/pc/piano3.html

http://prolocomonterano.weebly.com/corsa-del-bigonzo.html

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