Pubblicato Twins, il nuovo album della Dark Polo Gang

Sessione estiva, magico periodo dell’anno in cui passi le giornate a guardare sconsolato le Instagram Stories di chi ha già sostituito il libro di finanza con il telo mare. Tanto tempo passato in casa da soli significa anche – almeno per me – tanta musica ascoltata. La mia grande scoperta estiva – in ritardo di almeno un anno e mezzo rispetto al resto dell’Italia – è stata la Dark Polo Gang.

O meglio, specifichiamo: di fama, li conoscevo già da un po’, ma avevo volontariamente deciso di non ascoltare nemmeno una loro canzone. Si da il caso infatti che io abbia un problema molto, molto serio con il trash: lo amo ai limiti del patologico. Volevo quindi evitare di correre rischi. Tuttavia, qualche settimana mi hanno inviato il video di “Sportswear”, e sono stata mio malgrado trascinata in un vortice mortale fatto di Nike Silver, tatuaggi, blunt, magliette di Gucci, purple drank e cinture di Fendi.

Ho letto articoli, guardato interviste, ascoltato i loro primi dischi fino alla nausea, assillato chiunque mi desse retta (ma anche chiunque non lo facesse) con i loro video. Ho realizzato di avere seriamente un problema solamente quando, la notte prima del mio esame, ho sognato Tony Effe che mi urlava contro perché a quanto pare avevo sbagliato a compilare un rendiconto finanziario.

Come tutti i piskelletti dark (…) sapranno, il 23 giugno è stato rilasciato Twins, teoricamente il primo lavoro discografico di Tony Effe e Wayne Santana, in pratica il quarto album della DPG, nonché il primo disco del gruppo della gang ad essere distribuito in maniera ufficiale.

Come si fa a recensire un disco del genere?

Probabilmente l’unica cosa che potrei giudicare in maniera oggettiva è la produzione (il Sick Lucas bravo come sempre), ma il resto?

Ora, per quanto blasfemo possa sembrare, l’unico modo per parlare come si deve di Twins e della Dark è scomodare Samuel Taylor Coleridge. Solo una volontaria sospensione dell’incredulità ci permetterà infatti di apprezzare ‘sta trashata questo album quanto merita.

https://www.instagram.com/p/BU7d77HDYR9/

Per quanto riguarda i testi, il concetto è sempre lo stesso: SICK LUKE SICK LUKE, sono la moda (ma non gliene frega di stare su Hypebeast), hanno droga per chi ne ha voglia, pensano solo a gonfiare il loro portafoglio, DPG 777 RIONE MONTI, Pyrex non è fresco, è ghiacciato, a Tony piacciono tutte ma ama solo lei, Side ha tempo solo per la gang e Wayne manda baci(ni) a tutti, specialmente a quel poverino. Aggiungete un numero imprecisato di citazioni pop random, rime non chiuse, autotune quanto basta, ed ecco a voi Twins. O un qualsiasi altro album della Dark.

Oggettivamente, è terribile. Soggettivamente, lo si può adorare.

Musicalmente parlando, la Dark Polo Gang è la versione più professionale di Bello Figo (non pago afito borsello di Gucci) e quella più trash dei Die Antwoord (kick some zef coatto (t)rap).

Parlando della loro immagine, sono davvero, nel loro piccolo, “i nuovi Backstreet Boys”. Folle di adolescenti aspettano pazientemente il loro turno durante gli in store, scandendo a gran voce le canzoni della gang (ammetto che sentire dei tredicenni urlare in coro “la mia t***a ti conosce bene” ha generato in me un misto di ilarità e disagio). Ragazzini urlanti inseguono la loro macchina quando li riconoscono. E – magici anni duemila dieci – per essere informati su qualunque mossa del quintetto ai piskelletti non serve comprare Cioè come facevamo noi dieci anni fa: bastano le Instagram Stories di Sick Luke e compagnia.

La fortuna della gang è stata riuscire a rimanere sempre abbastanza ambigua da convincere una buona fetta di pubblico dai 15 anni in giù che facevano assolutamente sul serio, e portare invece il resto di noi a chiederci: “Ma ci sono o ci fanno?”

https://www.instagram.com/p/BUxLq21DnI5/

Con questo album diciamo che hanno ormai pressoché dichiarato che ci fanno – ascoltate la strofa assolutamente nonsense di Gué Pequeno nel featuring “El Machico” – e questo ha portato alcune persone a chiedersi se la fine della DPG ormai non sia vicina.

Rispondere a questa domanda è abbastanza difficile. Da un lato, come tutti sanno nel pop – perché la DPG è quanto di più pop possa esistere – rimanere sempre uguali a sé stessi non paga. Dall’altro, fra debutti al numero su iTunes, collaborazioni con noti brand di abbigliamento e singoli d’oro, la gang sembra tutt’altro che vicina ad una battuta d’arresto.

Per quanto riguarda me, ascoltare Twins dopo una giornata di studio è quanto di più catartico possa esserci, e spero che durante la prossima sessione estiva ci sarà un loro nuovo album a farmi compagnia.

E dopo aver completamente distrutto la mia reputazione come redattore musicale (non che avessi granché da difendere), è il momento per la mia dose di trash quotidiano:

Qui potete ascoltare l’album completo:

Fonti e immagini: Genius, imgDark Polo Gang

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.