“…There’s a starman waiting in the sky
He′d like to come and meet us
But he thinks he’d blow our minds
There’s a starman waiting in the sky
He′s told us not to blow it
′Cause he knows it’s all worthwhile…”
David Bowie, Starman
Come si può facilmente intuire dal titolo scelto, Lightyear racconta l’altro lato della storia di Toy Story, uno dei film d’animazione più amati di sempre, che è in programma tra le uscite per la prossima estate.
Un po’ come Top Gun
Lightyear ha per protagonista assoluto Buzz Lightyear, che nella serie di film di Toy Story è divenuto celebre per essere diventato la spalla principale del protagonista Woody. Tra i vari giocattoli che compongono i personaggi di Toy Story, Buzz è un eroe spaziale, che fin dal primo film si contraddistingue per essere un giocattolo estremamente moderno e accessoriato, con cui tutti gli altri non hanno possibilità di reggere il confronto. Proprio questa prima caratteristica, con cui Buzz si presenta all’inizio della narrazione di Toy Story, viene ripresa anche all’interno di Lightyear, raffigurando il Buzz protagonista come un esperto dello spazio e del volo, in una serie di vicende che sembrano riprendere la vita di un astronauta o un pilota, in una cornice un po’ alla Top Gun dimensione bambino.
Basta giocattoli
La scelta di volersi avvicinare al personaggio di Buzz Lightyear dà un nuovo taglio a questa pellicola. Nonostante il personaggio provenga da un film d’animazione ormai iconico per Disney, la casa di produzione ha pensato di descrivere l’origine del personaggio, concentrandosi sulla sua figura e allontanandosi invece dal contesto in cui era nato Toy Story. Questa decisione rappresenta un taglio netto all’interno della narrazione: le vicende di Toy Story sono terminate con l’uscita del quarto capitolo e Disney sembra rimarcare questa decisione. Si prende dunque un’altra strada, presentando il personaggio di Buzz Lightyear con la sua storia, regalando agli spettatori la possibilità di sbirciare e sapere qualcosa di più, mettendo in chiaro che non ci saranno più i giocattoli ad attenderli.
Tra origini e novità
Lightyear si presenta dunque in una veste tutta nuova, riprendendo un personaggio già celebre, ma affidandogli una storia da raccontare in un contesto mai visto prima. Buzz si districa tra addestramenti e missioni nello spazio, mostrando anche un lato più serio e riflessivo. Questo è un altro elemento che potrebbe conquistare una fascia più ampia di pubblico, mescolando il genere dell’animazione a ingredienti del mondo fantascientifico, in un formato sempre a misura di famiglia. Disney sa perfettamente come puntare al cuore di grandi e piccoli, unendo elementi già conosciuti al pubblico con novità e sperimentazioni sempre originali.
Verso l’infinito e…
Come si può immaginare, Lightyear non manca sicuramente di riportare, nei dettagli e nei dialoghi, alcuni riferimenti al modo in cui il pubblico ha conosciuto Buzz. In ogni caso, la scelta è quella di incuriosire il pubblico, il quale pensava amareggiato che il capitolo Toy Story fosse ormai chiuso per sempre. Per i più nostalgici si apre ancora uno spiraglio, una possibilità di vedere ancora una volta Buzz, questa volta nel contesto che gli appartiene non come giocattolo, ma come personaggio nella sua interezza.
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