Dopo l’annuncio del tour nell’autunno 2019 e i numerosi rinvii causa CoVid-19, i Pentatonix tornano in Europa e lo scorso 25 maggio fanno tappa in Italia con una data al Palazzetto dello Sport di Vigevano.
Chi sono i Pentatonix
I Pentatonix sono un gruppo vocale americano formato da Kirstin Maldonado (mezzosoprano), Kevin Olusola (beatbox, tenore e violoncello), Matt Sallee (basso), Mitch Grassi (controtenore) e Scott Hoying (baritono). Il nome del gruppo deriva da “pentatonic”, termine che indica una scala musicale formata da cinque note.
Il gruppo si dedica principalmente a riletture di brani altrui, applicando il proprio metodo e stile a diversi tipologie di canzoni, soprattutto a quelle natalizie, a cui dedicano ben due lavori.
I Pentatonix si sono affermati grazie alla vittoria della terza stagione del talent show statunitense The Sing-Off e nel corso della loro carriera hanno vinto ben 3 Grammy Awards, nel 2015 e nel 2016 nella categoria “Migliore arrangiamento, strumentale o a cappella” del mash-up dei Daft Punk e Dance of the Sugar Plum Fairy, e nel 2017 nella categoria “Miglior performance country di un duo o gruppo” della celeberrima Jolene.
Nel maggio 2017, Avriel Kaplan (basso) decide di lasciare il gruppo per trascorrere più tempo con la sua famiglia. È così che, al suo posto, entra a far parte del gruppo Matt Sallee, facendo debutto con i Pentatonix con la cover natalizia del brano Deck The Halls.
Nel 2020, nel bel mezzo della pandemia e della quarantena, i Pentatonix pubblicano l’EP At Home, un progetto a distanza in cui ogni membro del gruppo ha registrato la propria parte vocale da casa. L’album include sei cover, uno dei quali è un medley di ben 13 canzoni.
Il tour
Dopo numerosi posticipi a causa della pandemia, i Pentatonix sono finalmente riusciti a mettere in scena lo spettacolo previsto per l’anno 2020. Il 9 agosto 2022 ha quindi inizio il tour mondiale, che fa tappa in Europa nelle città di Londra, Parigi, Amsterdam, Praga, Zurigo e molte altre, tra queste anche Milano, successivamente spostata a Vigevano in data 25 maggio 2023.
La data a Vigevano
Opening act: Ellie Dixon
Sul palco, come opening act della serata, c’è Ellie Dixon, un astro nascente di TikTok. Su questa piattaforma la ragazza condivide il suo talento artistico: nei video registrati dalla sua cameretta-studio a Cambridge, espone la tecnica della stratificazione, unendo diversi livelli vocali per creare armonie uniche. Tra le sue influenze musicali vi sono Easy Life, Remi World, Still Woozy e Anderson Paak. Queste però non condizionano totalmente lo stile musicale della giovane artista, la quale emana, con la propria arte, la sua creatività e la sua positività anticonformistiche.
Ellie apre le danze proponendo qualche cover stilisticamente personalizzata: un breve mash-up di We’re good e New Rules di Dua Lipa e due cover a più strati di voce di Toxice Dancing Queen, in cui mostra il personale processo di realizzazione delle diverse armonie.
È poi il momento di qualche brano originale: fondendo diversi generi, dall’indie pop al rap, dal jazz all’ R&B, Ellie presenta al pubblico Green Grass, Big Lizard Energy, Dopamine, Vibe Like a Biscuit e Swing, cinque piccole ma grandi life lessons con testi arguti e melodie molto orecchiabili.
Headliner: Pentatonix
Come per molte altre band, il tour di un album è uno show equamente bilanciato tra l’esposizione dei nuovi brani e l’esecuzione delle vecchie hit tanto amate dal pubblico. Il risultato è uno show in due atti, la prima metà del quale esplora il percorso artistico del gruppo, inizialmente un trio composto da Kirstin, Scott e Mitch. Il concerto si apre sulle note di Sing– con la quale ogni membro ha l’opportunità di sfoggiare le proprie incredibili qualità canore – e il racconto della loro storia si alterna all’esecuzione di brani come Na Na Na e Aha!, passando per un breve mash-up di canzoni dei Daft Punk. Ovviamente, non può mai mancare la loro interpretazione a dir poco straordinaria di The Sound of Silence.
Nonostante siano diventati famosi soprattutto grazie alle cover a cappella, il quintetto ci ricorda del loro ultimo all-original album con un incredibile medley di The Lucky Ones, che racchiude canzoni come Be My Eyes, Coffee in bed, Never Gonna Cry Again, Can’t Sleep Lovee Love Me When I Don’t. Novità degli ultimi show di questo tour sono la nuovissima cover di Creep, pubblicata solamente un paio di settimane prima, e la cover di Once Upon Another Time di Sara Bareilles, realizzata da Scott e Kirstin insieme al pubblico presente nel palazzetto.
Un inaspettato highlight è l’atto solista di Kevin, mentre racconta la sua storia e il suo ingresso nel gruppo, avvenuto grazie a un video registrato e caricato dal ragazzo su YouTube mentre studiava Medicina a Yale. Kevin decide di eseguire live proprio quel brano, Julie-O Celloboxing, esibendo le sue grandiose qualità di violoncellista e di beat boxer. Questo bridging act mozzafiato prosegue con una spettacolare performance del Preludio dalla Suite in Sol maggiore n.1 per violoncello di Bach arrangiato in chiave moderna e si conclude con il brano Kevin’s Fifth, in cui Kevin, accompagnato da Matt alle percussioni, sfodera le sue doti da innato genio musicale.
Tornano tutti e cinque sul palco per ricreare un breve “best of Pentatonix”, tra Always Remember Us This Way e Shallow(i due successi tratti dal film “A Star Is Born”), Side, un pezzo originale, e la cover di White Winter Hymnaldella band Fleet Foxes, non senza la loro celebre clapping routine. Queste esibizioni rivelano gli eccezionali talenti dei cinque performer, i quali danno pieno sfoggio della loro creatività vocale e musicale.
Kirstin, Mitch e Scott lasciano nuovamente il palco, che resta nelle mani di Kevin e Matt. I due si cimentano in un medley pop-rock, cantando insieme al pubblico brani che hanno fatto la storia della musica: si passa da Sweet Caroline a This Is How We Do It, da I Want It That Way a Don’t Stop Believin’, da You Give Love a Bad Name a Livin’ on a Prayer, concludendo sulle note e sui battiti di mani di We Will Rock You.
Rientrano in scena Kirstin, Scott e Mitch, per un eccezionale medley dance anni ’90: la folla si alza in piedi, pronta a scatenarsi sulle note dei brani disco più memorabili. Sfilano pezzi quali What Is Love, Around The World (La La La La La), Better Off Alone, Boom, Boom, Boom, Boom!!, Everytime We Touch, Blue (Da Ba Dee) e molti altri ancora, creando un’atmosfera estatica e gioiosa.
Dopo questo momento di spensieratezza, i Pentatonix decidono di concludere lo show sorprendendo il pubblico con la loro splendida cover dell’Hallelujah di Leonard Cohen, invitando tutti i presenti a cantare con loro sulle note del ritornello. E proprio mentre il brano sta giungendo al termine, Scott decide di aggiungere una sesta voce: insegna quindi una nuova melodia al pubblico, per permettere a tutti di entrare a far parte di questa magica esperienza.
Ma lo spettacolo non finisce qui: i Pentatonix tornano sul palco per una canzone in pieno stile old-school acapella style: si riuniscono attorno ad un unico microfono per cantare My Heart With You dei The Rescues, un brano di ispirazione per moltissimi degli arrangiamenti da loro realizzati. Scelta perfetta per il bis tanto richiesto dal pubblico, che ascolta incantato e in assoluto silenzio l’unione delle cinque armonie.
Arriva quindi il finale del concerto, una canzone di ben sei minuti di durata, l’inno più iconico della storia del rock. Stiamo parlando proprio di Bohemian Rhapsody, in una spettacolare interpretazione nella quale le voci dei cinque artisti non si limitano a cantare le parti vocali del capolavoro dei Queen, bensì anche le parti strumentali e gli assoli di chitarra, armonizzando perfettamente le loro singole parti di alti e bassi, per un finale mozzafiato.
In queste due ore di concerto, introdotte dalla voce dolce ma grintosa di Ellie Dixon, i Pentatonix hanno dato ancora una volta dimostrazione di possedere un’encomiabile destrezza vocale e melodica, perfettamente equilibrata ad esplosive armonie vocali e a una presenza sul palco semplicemente magnetica.